La frutticoltura ha bisogno di innovazione Partiti i corsi di Agrion per tecnici e ricercatori Xxxxxx Xxxxxx

La frutticoltura ha bisogno di innovazione Partiti i corsi di Agrion per tecnici e ricercatori Xxxxxx Xxxxxx
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Pur nella difficoltà del momento, prosegue l’impegno della Fondazione Agrion per la crescita e l’innovazione dell’agricoltura piemontese. In queste ultime settimane, nella sede di Manta, sono ripartiti i corsi di formazione finanziati dalla Regione Piemonte nell’ambito del Piano di sviluppo rurale (Psr) 2014-2020.

Un’opportunità che la Fondazione ha deciso di cogliere per offrire importanti occasioni di aggiornamento a tutti i tecnici di consulenza aziendale delle filiere agricole piemontesi e ai propri tecnici e ricercatori, per essere sempre più all’altezza delle sfide poste dai cambiamenti climatici, dal costante arrivo di nuove emergenze sanitarie e dall’introduzione di nuove tecnologie e di innovazione nei metodi di produzione delle nostre eccellenze agroalimentari.

In particolare, i corsi hanno l’obiettivo di avvicinare i partecipanti verso un’agricoltura sostenibile che punti, oltre alla quantità, anche alla qualità del prodotto. Un argomento molto caro alla Fondazione Agrion, da anni impegnata in progetti e collaborazioni volti a garantire all’agricoltura piemontese strumenti sempre più moderni, innovativi e sostenibili, capaci di rispondere alle nuove esigenze ambientali ed economiche, ma anche a quelle dei consumatori, sempre più attenti e sensibili alla conservazione ambientale e alla riduzione dell’uso di pesticidi sui prodotti.

Spiega Giacomo Ballari, presidente di Agrion: «E’ un’utile ccasione per tutti coloro che lavorano nella filiera agricola piemontese, per essere aggiornati e accompagnati in un percorso che guarda sempre più alla crescita e all’innovazione sostenibile della produzione agricola locale. Gli incontri, tenuti da docenti universitari provenienti da formazioni di diverso tipo, mirano infatti sia ad una formazione di tipo teorica, grazie alla quale i partecipanti possono comprendere i motivi che si celano dietro a una determinata iniziativa, sia ad una formazione pratica che fornisce competenze spendibili direttamente sul campo. Gli argomenti trattati - sottolinea Ballari - sono numerosi e spaziano dalla gestione dell’irrigazione alle tecniche agronomiche di coltivazione dei piccoli frutti, dalla malerbologia alla conservazione e trasformazione della nocciola, per citarne alcuni. Ringrazio la Regione Piemonte per averci dato la possibilità di erogare un servizio tanto importante per la formazione e l’aggiornamento dei tecnici e dei ricercatori delle filiere agricole, e tutti i docenti per i loro preziosi interventi e dimostrazioni».

Data l’attuale situazione sanitaria, l’auspicio è di poter erogare tutti i corsi programmati che sono il simbolo della volontà di crescita e innovazione che da sempre caratterizza l’agricoltura piemontese. 

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