«La Granda resiste, ma occorrono interventi strutturali»
Venerdì si è svolto, in modalità online, il terzo incontro del percorso dell’Azione Cattolica, che quest’anno ha avuto come argomento centrale l’ecologia integrale, nelle sue varie sfaccettature. Sono intervenuti, in quest’occasione, il professor Paolo Rizzi, docente di Politica economica alla Cattolica di Piacenza e Livio Bertola, imprenditore del territorio e presidente nazionale dell’associazione di imprenditori e professionisti per un’economia di comunione.
L’intervento dei relatori è stato preceduto da una breve analisi della situazione socio-economica della provincia di Cuneo. Secondo l’ultimo quaderno della Fondazione CrCuneo, pubblicato nell’ottobre del 2020, la provincia registra, nel primo semestre del 2020 una contrazione delle esportazioni del 13,9%, rispetto allo stesso periodo del 2019. Con un valore dell’export, verso altri Paesi, pari a 3459 milioni di euro, quella di Cuneo si conferma tuttavia come la seconda provincia esportatrice del Piemonte.
Considerando invece il settore produttivo, le aspettative per il quarto trimestre del 2020 migliorano 11,5 punti percentuali, passando da una contrazione del -27,6% di giugno al -16,1% di ottobre.
Il professore ha commentato: «Se si analizza la Granda dal punto di vista degli indicatori economici, mostra una certa resilienza, mentre considerando anche altri fattori (sociali, demografici e ambientali) la situazione del Cuneese non è così rosea, anzi, richiede soluzioni strutturali e rapide».
Ha osservato Livio Bertola: «L’economia di comunione è una nuova modalità di gestione della vita economica, il cui obiettivo ultimo è sostituire la cultura del profitto con la cultura del dare. È un modus operandi di una nuova categoria di imprenditori, maggiormente interessati a creare una opportunità anche per coloro che sono fuori dal mondo del lavoro e ad alimentare investimenti, anche in un contesto ostile o rischioso, piuttosto che a perseguire unicamente una ricerca del profitto, fine a sa stessa».