La memoria dei caduti... da cui imparare
Nuove luci con i colori del tricolore italiano al monumento ai caduti del paese. A realizzare l’intervento è stata l’associazione Combattenti e Reduci di Gambasca, che ha raccolto il plauso del vice-sindaco Marco Martino.
Per far luce sul significato storico di quel monumento, prende la parola il ricercatore ed ex presidente dell’Istituto storico della Resistenza Livio Berardo, che fa notare all’associazione e all’amministrazione comunale che su quella lapide «ci sono i nomi di 14 alpini della Cuneense mandati da Mussolini a morire in Russia e di due (Nasi e Garzino), scampati alla ritirata, ma deportati dai tedeschi per un viaggio senza ritorno».
Il prof mantese invita ad andare oltre il rituale: «La memoria non basta, bisogna capire. Serve la storia».