La rievocazione di Annibale sarà a giugno
Verso la fine di settembre del 218 a.C., l'esercito cartaginese guidato da Annibale arrivò in Italia passando per il Col de Traversette, un passo a 3000 metri di quota nei pressi del Monviso. La scoperta è avvenuta grazie a un'antica traccia di sterco di cavallo sepolta a un metro di profondità e smentisce il racconto di Tito Livio - che circa due secoli dopo l'evento scrisse che la discesa cartaginese in Italia avvenne dal Col du Clapier, un passo situato più a nord, alla quota di 2400 metri, e molto più agevole da attraversare - mettendo fine a un mistero durato più di 2000 anni sull'itinerario del condottiero.
Annibale scelse invece un passaggio più impervio probabilmente per sfuggire alle imboscate delle popolazioni galliche che abitavano in quelle regioni e successivamente, giunto nell'Italia centrale, sconfiggere Roma in quattro battaglie: sul Ticino (218 a.C.), sul Trebbia (218 a.C.), sul Lago Trasimeno (217 a.C.) e a Canne (217 a.C.).
La datazione al radiocarbonio fa risalire i reperti a circa 2238 anni fa, cioè proprio al 218 a.C., anno in cui iniziò la seconda guerra punica. Un'ulteriore conferma che si tratti effettivamente dei resti dell'armata di Annibale viene dall'analisi microbiologica: il 70 per cento circa dei microbi presenti nello sterco sono infatti del genere “Clostridium”, che è molto stabile nel suolo e può sopravvivere per migliaia di anni.
Sabato 26 e domenica 27 giugno del 2021, il comune di Crissolo - 2200 anni dopo - celebrerà quel passaggio con un evento che ha tutti i crismi per essere definito l’appuntamento più grande della millenaria storia della Valle Po. Ne parleremo dettagliatamente sul prossimo numero.
Per intanto si sa che un centinaio di soldati romani con i vestiti autentici prenderanno d’assalto il piccolo Comune situato ai 1300 metri ai piedi del Monviso, dove pianteranno il loro accampamento cosiccome nel 220 A. C. per poi incrociare spade ed alabarde contro un centinaio di Cartaginesi.
La due giorni sarà raccontata da vicino dalle telecamere della Rai e forse di Sky, oltre ad emittenti minori. Sono previste visite guidate da storici dell’accampamento.
L’organizzazione sarà curata dall’Associazione “Praefectura Fabrum”, che per la manifestazione si avvarrà di gruppi storici, ricostruzione ed allestimento di campi storici e di didattiche interattive con il pubblico.