La val Varaita protesta: assurde le limitazioni alla ristorazione
Il presidente dell’Unione montana valla Varaita, Silvano Dovetta, ha inviato una lettera a Governo, Regione e Uncem per richiamare l’attenzione sul problema della ristorazione nelle aree alpine.
Dovetta richiama in particolare l’attenzione sul fatto che il servizio al tavolo possa essere effettuato anche a cena, ma esclusivamente all’aperto; poi, dal primo giugno, sarà consentito al chiuso, ma solo fino alle 18.
Una scelta che, secondo Dovetta, penalizza in modo grave la montagna poiché “neppure durante il mese di agosto al di sopra degli 800 metri di quota in tutto l’arco alpino - spiega il presidente dell’Unione - è possibile cenare all’aperto».
Dovetta chiede quindi di modificare la normativa considerando che il comparto montagna è già stato fortemente penalizzato nella stagione invernale.
«In alcuni paesi - scrive il presidente dell’Unione valle Varaita - esiste a volte un unico locale che non solo è bar o ristorante, ma anche punto di aggregazione con una funzione anche sociale per la popolazione. Se queste strutture dovessero chiudere perché lo Stato, le Regioni e le amministrazioni pubbliche non sono in grado di metterle in condizioni di lavorare - osserva a Dovetta -, sarebbe un danno irreparabile per l’economia delle nostre valli».