La valle Po resta sorvegliata speciale

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Le valli Po ed Infernotto rimarranno in “zona rossa” sino al prossimo 20 marzo compreso. E poi, così pare di intendere, sino al martedì dopo Pasqua, assieme a tutto il Piemonte anch’esso passato in “zona rossa”.

Lo ha stabilito un apposito decreto del governatore del Piemonte Alberto Cirio, giunta a fugare tutti gli interrogativi che spuntavano come funghi qua e là, specialmente sui social, e che portavano a pensare che lo scorso fine settimana Bagnolo Piemonte, Barge, Crissolo, Envie, Gambasca, Martiniana Po, Oncino, Ostana, Paesana, Revello, Rifreddo, Sanfront potessero esse collocati in “zona arancio rinforzato”, dal momento che la loro collocazione in “zona rossa” scadeva venerdì 12 marzo.

Il provvedimento del governatore è giunto - di fatto – a dipanare alcuni dubbi che erano sorti in merito. Molti si chiedevano infatti se, nelle giornate di sabato e domenica, le valli potessero tornare in zona “arancio rinforzato” come tutto il resto della regione.

L’ordinanza di Cirio prevede anche mercati vietati alle bancarelle che non trattano generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici. Divieto (se non per comprovate e gravi situazioni di necessità?) non residenti in Piemonte di recarsi presso le seconde case anche se ubicate sul territorio regionale. Stop anche alle aree attrezzate per gioco e sport sia nelle aree pubbliche che all’interno di parchi, ville e giardini pubblici.

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