Largo spazio alla didattica on line e un nuovo modo di pensare il lavoro
In tutte le scuole si sta procedendo con la didattica a distanza. Non fa eccezione la formazione professionale. Ne parliamo con Ingrid Brizio, direttore generale dell’Azienda di formazione professionale di Dronero, la più importante in provincia.
Come sta vivendo l'Afp questo periodo di emergenza?
«Le restrizioni imposte ovviamente, hanno sconvolto la nostra organizzazione, che però, ha reagito in modo proattivo e rapido, convertendo la didattica tradizionale in didattica on line. I sei percorsi triennali di qualifica professionale e i due diplomi, tutti i principali percorsi formativi di specializzazione e post diploma, in questo momento, vengono erogati in modalità Fad (formazione a distanza). Possiamo affermare che l’87% della formazione programmata è in corso di svolgimento, pur non senza difficoltà. Il personale lavora a tempo pieno e soltanto per un breve periodo è stato autorizzato a lavorare per il 50% dell’orario, attingendo per il resto del tempo al Fondo integrazione salariale».
Come applicate la didattica on line ai vostri corsi?
«Afp da anni ha varato un piano didattico digitale: i nostri allievi dei percorsi triennali e dei diplomi (oltre 400), utilizzano a scuola e a casa l’ipad come sussidio didattico, e i loro formatori sono abituati e preparati ad utilizzare piattaforme, oggi diventate di ampio uso, come Classroom e Google Meet, oltre a numerose apps di simulazione delle competenze professionali. Da noi è presente la figura del coordinatore didattico, con specifiche competenze, volte a definire contenuti, esercitazioni e valutazioni coerenti con la progettazione del percorso, affiancando alla didattica tradizionale quella digitale in un processo di innovazione continua. Ogni Centro ha a disposizione un animatore digitale, che stimola ed aiuta gli allievi ad utilizzare le tecnologie digitali.
E l’alternanza scuola lavoro? «È fortemente condizionata dai provvedimenti di chiusura aziendale. Tuttavia, ci sono imprese che stanno progettando una ripartenza favorendo lo stage/alternanza appena sarà possibile riprendere. Fortunatamente parte dello stage era stato calendarizzato entro febbraio, quindi in molti percorsi, rimane una parte di ore pratiche di cui auspichiamo il recupero».Quali ricadute avrà sul mondo del lavoro l’emergenza sanitaria?«La ripresa dovrà passare attraverso un nuovo paradigma didattico-formativo, fatto di rapporti nuovi, di contenuti concordati con il mondo del lavoro e di analisi di professionalità emergenti quando il rischio di contagio sarà stato debellato. La formazione professionale, per le sue caratteristiche di flessibilità, aggiornamento continuo, capacità di generare innovazione e fiduciario rapporto con le aziende potrà giocare un ruolo importante e molto utile, forse ancora più di prima».