Le celebrazioni ospitate solo nelle chiese più grandi Igienizzazione dei locali al termine di ogni funzione

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Sono riprese da lunedì le celebrazioni delle messe in città e nelle parrocchie della diocesi.

Il vescovo ha emanato un decreto in cui stabilisce che in questa fase siano utilizzate solo le chiese principali perché, essendo di dimensioni maggiori, consentono più facilmente il distanziamento dei fedeli e anche per via dell’igienizzazione che va effettuata al termine di ogni funzione.

A questo proposito, l’ufficio tecnico diocesano e l’economato hanno diramato una nota ai parroci in cui puntualizzano che “non è previsto l’obbligo di sanificazione da parte di società specializzate, ma soltanto la frequente pulizia degli ambienti e delle suppellettili”.

Igienizzazione che, come ha avuto modo di notare chi ha già preso parte a funzioni, viene eseguita da parrocchiani volontari.

La raccomandazione, a questo proposito, è quella di “evitare assolutamente interventi di sanificazione con ozono e prodotti chimici quali candeggina e derivati, acqua ossigenata o sostanze contenenti ammoniaca”.

«Viste le caratteristiche dei luoghi sacri e dei loro arredi - è scritto nelle indicazioni date dall’ufficio tecnico diocesano -, si consiglia di utilizzare: per oggetti lignei una soluzione di alcool al 20% in acqua o, in alternativa, prodotti commerciali già pronti all’uso, sempre alla richiesta concentrazione del 20%; per maniglie, corrimani e vetri una soluzione di alcool al 70% in acqua o, in alternativa, prodotti commerciali già pronti all’uso, sempre alla richiesta concentrazione del 70%. La soluzione così ottenuta mantiene la sua efficacia per 5 giorni purché conservata in un contenitore ben chiuso. Panni morbidi o carta saranno imbevuti con questo disinfettante - è specificato - e andranno quindi strizzati bene prima di procedere all’applicazione. Si eviti di versare o spruzzare il prodotto direttamente sulle superfici in quanto le danneggia. Tali procedure sono da eseguire dopo ogni funzione”. I fedeli, per accedere alle celebrazioni, devono essere a loro volta muniti di mascherina e sono invitati ad utilizzare il gel igienizzante che trovano all’ingresso. Devono poi seguire i percorsi indicati sia in ingresso che in uscita. Non ci sarà la fila per la comunione: è il sacerdote che, dopo aver indossato i guanti, passa da ogni fedele che lo desidera e gli pone l’ostia sul palmo della mano. No allo scambio del segno di pace.

A Saluzzo città le messe feriali sono, per il momento una al giorno per parrocchia. Quelle festive: tre in duomo (8 - 11,15 e 18,30); due a Sant’Agostino (alle 9 al santuario della Consolata e alle 11 in parrocchia); una a San Bernardino (11), e tre a Maria Ausiliatrice in questo fine settimana che coincide con i 30 anni di consacrazione della chiesa (8,30 – 11 e 18).

Giovedì 28 alle 10,30 in cattedrale è prevista la funzione cosiddetta “degli Oli”, che non si era potuta tenere nella Settimana Santa.

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