Le mascherine della sarta bocciate e poi “riciclate”
Il Comune di Sanfront ha reperito delle mascherine in poliestere lavabili da distribuire in primis a chi opera sul fronte dell’emergenza e in particolare ai dipendenti del Comune, ai soggetti che svolgono le attività di prima necessità in paese che ne erano sprovvisti ed alla Protezione Civile. Avvertono dal municipio: «Per gli ultra 65enni che fossero al momento sprovvisti di mascherina e tutti coloro che rappresentano categorie a rischio nella medesima situazione, è possibile fare richiesta al numero 328-9040479 (Matteo Chiabrando caposquadra Protezione Civile Sanfront) oppure 333-6969440 (Stefano Fringuello vice caposquadra). Sono state contattate anche delle aziende locali, confidando nella loro magnanimità e con la speranza di riuscire ad avere una fornitura in tempi ridotti».
A proposito di aziende, una sarta di Sanfront si era detta disponibile a realizzare gratuitamente le mascherine in stoffa, ma la giunta aveva declinato l’offerta perché erano prive di certificazione.
Quando si è preso atto che dalla Regione non arrivava nulla, si è pensato prima ad acquistarne di certificate (introvabili), poi si è ripiegato su quelle della sarta, che nel frattempo erano però state prese in carico dalla Casa di Riposo.
Va ricordato che a Sanfront numerose attività commerciali svolgono le consegne a domicilio. Sono la “Gastronomia Petali di Margherita” (346.2290296, il sabato dalle 8 alle 19 e la domenica dalle 8 alle 12), “Rosanna e Giancarlo Alimentari in Piazza” (347.6412115 , il lunedì, martedì e venerdì dopo le ore 16), “Azienda Agricola Stella Alpina” di Marta Miretti (389.8319306 , tutti i giorni dalle 9 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19), “Pizzeria Il Boschetto” (0175.986026 o 339.5420679 anche tramite whatsapp, dal martedì alla domenica, dalle ore 18 alle 21), “Top Carni” di Gianmarco Demaria (328.4886817, tutti i pomeriggi dalle 14 alle 18 esclusi giovedì e domenica) e “Azienda Agricola Chiabrero” (320.9636373 o 338.4630457, la sera dopo le 17).