LE MISURE creano problemi a tutti nell’infernotto, ma la gente reagisce bene Negozianti, volontari e pensionati «Così viviamo la lunga emergenza»

LE MISURE creano problemi a tutti nell’infernotto, ma la gente reagisce bene Negozianti, volontari e pensionati «Così viviamo la lunga emergenza»
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L’allerta coronavirus si ripercuote dappertutto. Parlando della realtà bargese e bagnolese, in particolare ne risentono le attività commerciali.

Si salvano i locali frequentati dai giovani, che continuano ad accogliere frotte di ragazzi, complice anche la chiusura delle scuole e il periodo di vacanza forzata degli studenti. Malgrado il timore e le raccomandazioni, i giovanissimi continuano a frequentare luoghi affollati.

PARLANO I COMMERCIANTI

«A Barge il lavoro è calato un po’ per tutti i commercianti - racconta la pettinatrice Lenica Merlo, proprietaria di Hairteliér -. Per quanto riguarda il mio settore, sto ricevendo sempre meno prenotazioni. Questo è anche dovuto alla chiusura delle scuole, che causano disagi; i clienti sono costretti a modificare la propria routine. Inizio ad essere preoccupata, a marzo solitamente il lavoro dovrebbe essere superiore».

«Dal momento in cui sono state emanate le misure anti contagio - osserva Lorenzo Vanzin del Caffè Roma 1771 - i clienti sono diminuiti sensibilmente, soprattutto al mattino e al pomeriggio. Diverso, fortunatamente, accade alla sera: i ragazzi, che non sanno cosa fare delle proprie ossa, essendo a casa da scuola, si recano nei bar e nei pub, reagendo alla psicosi e continuando la consueta vita sociale. Sul bancone del mio locale, con il fine di sdrammatizzare, ho appoggiato una bottiglia di “Corona Extra” con la dicitura “Corona senza virus” e ho lanciato sui social “Di Corona qui ce n’è, ma senza virus”».

CROCE VERDE IN PISTA

«Abbiamo le disposizioni da parte del 118 - spiega il volontario Paolo Mourglia - per eventuali interventi relativi a Coronavirus; ci sono protocolli e pratiche ben precise da seguire. Quando siamo operativi in luoghi sensibili, come le case di riposo, indossiamo la mascherina onde evitare il contatto con utenti già gravati di patologie. Siamo attrezzati anche per affrontare il virus. Sui nostri mezzi disponiamo di guanti, mascherine, occhiali protettivi e tute tipo quelle dei Ris. Come volontari della Croce Verde consigliamo di seguire in modo scrupoloso le indicazioni delle autorità sanitarie e di non lasciarsi prendere dalla psicosi».

ANZIANI PREOCCUPATI«Sono preoccupata per il pericolo dovuto all’età - rivela Mara Avondet, pensionata di Bagnolo-, ma ancor di più perché vedo in giro una certa disubbidienza tra i giovani nel rinunciare a frequentare luoghi pubblici ed affollati. Credo che, per superare al meglio questo difficile momento, sarebbe necessario rimanere il più possibile entro le mura domestiche. Certo - prosegue la pensonata -, è difficile e sgradevole, ma forse è l’unica soluzione. Sono preoccupata anche per tutte le figure che lavorano in prima linea (medici, infermieri, oss, forze dell’ordine, ecc): se si ammalassero loro, sarebbe la fine per tutti. Per cui auguro loro con tutto il cuore: buona vita!».PAROLA AL SINDACO

“Il Comune di Barge - afferma il sindaco Piera Comba - sta cercando di affrontare la situazione seguendo con grande attenzione le regole dettate dal Governo. I cittadini stanno vivendo il contesto, indubbiamente difficile e delicato, con grande equilibrio. Taluni si rivolgono al Comune per chiedere delucidazioni. In ogni caso, sul sito www.comune.barge.cn.it, vengono pubblicati tutti gli aggiornamenti in merito alla sitauzione sanitaria».

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