Le risposte alle curiosità dei lettori

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Rispondiamo ora alle richieste dei lettori che continuano a seguirci con assiduità, incoraggiandoci a proseguire nelle nostre ricerche sulla storia dei cognomi e sulla loro diffusione.

SANTI

Deriva dal tardo latino sanctus che significa "santo/venerabile" o anche da uno dai tanti toponimi contenenti la radice santo. La diffusione del cognome a partire dal Medioevo cristiano si deve ovviamente al culto dei vari santi presenti nel Martirologio Romano. E’ un cognome panitaliano, presente in maniera massiccia in tutte le regioni del Nord e del Centro Italia, in misura minore al Sud. In Piemonte è concentrato in buona parte a Torino. Nuclei interessanti a Bubbio (At, terzo per frequenza anagrafica) e Piobesi Torinese.

MARTINI

Dovrebbe derivare dal cognomen latino Martinus. E’ un cognome panitaliano con presenze importanti in tutte le regioni del Nord. In Piemonte i nuclei principali li troviamo a Torino, Cuneo e Boves, Collegno e Alessandria.

CAMPANELLA

Probabilmente deriva da soprannomi originati da caratteristiche del capostipite o perché il suo mestiere fosse legato all'uso di campane o campanacci o per la presenza di una campana in prossimità della sua abitazione.

Campanella è suddiviso in modo uniforme in tutta Italia. La maggior concentrazione in Puglia e Sicilia. In Piemonte i ceppi più consistenti si trovano a Torino, Novara e Vercelli. Molte presenze sono figlie dei flussi migratori dal Sud nel secolo scorso.

Personaggio degno di nota è il filosofo, teologo e poeta calabrese Tommaso Campanella (1568-1639).

BUTTIGLIERO

Come il toponimo Buttigliera nell’Astigiano dovrebbe derivare da butticula, nome che nel primo Medioevo indicava un luogo di confine tra due territori, con l’aggiunta del suffisso “arius”, quindi Butticularia. E’ tipicamente piemontese. A bassa diffusione, presente in una ventina di comuni, è diffuso nel Pinerolese, in particolare a Cavour , Luserna San Giovanni e Verzuolo.

CANAVERA

Come Canavero/i deriva da soprannome generato dal termine dialettale canavera, che sta a indicare il terreno seminato a canapa (dal francese chenevière). Canavera è a bassissima diffusione, presente in una dozzina di comuni, in particolare del Canavese; la concentrazione più alta si registra a Corio.

Canavero è invece più diffuso. Lo si incontra in una cinquantina di comuni ed è tipico del Cuneese. Il ceppo principale si registra a Bra, ma troviamo famiglie Canavero anche ad Alba, Montaldo Roero, Lesegno, Pocapaglia.

Sotto l’aspetto storico i Canavero di Borgomanero (documentati anche come Canaveri) furono baroni dell’impero francese, mentre altre due famiglie illustri sono documentate a Morozzo e Bra.

Francesco Canaveri (1753-1836) fu un anatomista originario di Mondovì che pubblicò diverse opere in campo medico.

Nell’attesa di nuove richieste per indagare sui vostri cognomi, mi congedo augurando a tutti i lettori della Gazzetta un eelice Anno Nuovo.

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