Le stazioni chiedono i fondi arretrati
È andato in fumo il 25 per cento degli incassi della stagione sciistica. Il comparto della neve cuneese tira la prima riga rossa dallo stop anticipato agli impianti. Le cifre dettagliate delle perdite si conosceranno più avanti. Quando Cuneo Neve, il club dedicato di Confindustria a cui aderiscono le due stazioni da sci dalle Valle Po, Crissolo e Pian Munè, si siederà attorno al tavolo con Arpiet (coordinamento imprese trasporto a fune) e Regione per i conti ufficiali.
«Con l’abbassamento delle temperature di questa settimana e la neve scesa avremmo potuto contare di sicuro su un’ottima Pasqua» denunciano gli operatori del settore.
Nell’attesa di avanzare le richieste, lo sci preme sulla Regione per un primo intervento “tampone”: sbloccare i fondi della Legge 2. La Regione è indietro di tre anni nei pagamenti: un tesoretto congelato di 14 milioni di euro. Arpiet chiede da tempo che venga corrisposta almeno l’annualità 2016-2017.