Lettera aperta di dalmasso (adialpi) «Il lupo va tenuto sotto controllo o scompariranno pastori e malgari»

Lettera aperta di dalmasso (adialpi) «Il lupo va tenuto sotto controllo o scompariranno pastori e malgari»
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Giovani Dalmasso, l’allevatore-malgaro presidente dell’Adialpi (Associazione per la difesa degli alpeggi del Piemonte) torna a lanciare l’allarme-lupo contestando le iniziative finanziate per favorirne la presenza sulle nostre montagne. Lo fa con una lettera aperta in cui invoca una inversione di tendenza rispetto alle politiche attuali che, non solo a suo dire, sono all’origine della diffusione del predatore: «Il lupo va tenito sotto controllo - ribadisce Dalmasso - oppure scompariranno malgari e pastori».

Scrive il presidente Adialpi: «Venti milioni di euro spesi per i progetti Wolfalps, oltre ad ulteriori rilevanti costi indiretti sostenuti da molteplici enti partner del progetto. È questo il rendiconto dei costi spesi per studiare il lupo sulle Alpi e mentre i pastori e i margari sono sempre più preoccupati e decisi ad abbandonare i propri alpeggi, il lupo continua ad espandersi territorialmente e numericamente in modo incontrollato. Sono anni che noi allevatori assistiamo allo sperpero di enormi risorse per studi, osservazioni, consulenze di questo enorme progetto Wolfalps, ed abbiamo molto apprezzato che, dati alla mano, sia stato pubblicamente reso noto tale spreco, considerato che a farlo è stato il presidente del Parco Alpi Cozie, Mauro Deidier».

Continua Dalmasso: «Le sue osservazioni al progetto, educate ma molto dettagliate ed efficaci, hanno dato fiato a ciò che moltissime persone nelle valli, non solo pastori, ma sindaci e normali valligiani, pensavano da tempo; finalmente una fonte autorevole ha deciso di metterci la faccia e noi appoggeremo fino in fondo chi vorrà cambiare qualcosa in meglio. Noi, da quando abbiamo fondato l’associazione Adialpi, abbiamo sempre cercato di dar voce al malcontento dei malgari sulla presenza del lupo. In principio ci dicevano che le nostre erano solo “balle”, poi finalmente hanno ammesso la presenza del lupo ma che i numeri e gli attacchi erano insignificanti, poi che volevamo solo arricchirci con gli indennizzi. Ora che il numero dei lupi si è fatto consistente e i danni in alpeggio molto gravi e difficili da nascondere, vorrebbero far passare il messaggio che i problemi dei pastori sono altri».

Il riferimento è alle dichiarazioni del direttore del Parco Alpi Marittime, Giuseppe Canavese, che, in una lettera in risposta a Deidier, ha affermato che non sarebbe il lupo il vero problema dei pastori.

«Noi chiediamo che il lupo venga tenuto numericamente sotto controllo, come succede nella vicina Francia - sottolinea Dalmasso -. Lo chiediamo alla politica, in primis alla Regione, affinché tuteli le centinaia di famiglie di malgari e pastori che ogni anno salgono sugli alpeggi piemontesi e grazie ai quali le nostre montagne sono ancora così belle e curate. Sebbene i sostenitori di Wolfalps dichiarino che “la perdita di animali rappresenta un danno non così rilevante” per i pastori, noi vogliamo ricordare che i nostri animali sono la nostra unica ricchezza e non permetteremo che vengano uccisi dai lupi senza poter fare nulla per difenderci».

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