«Lo stop dello sport ha colpito i piccoli, ma vogliamo ripartire» REVELLO Ginnastica, pallavolo e calcio raccontano l’anno della pandemia
Lo sport, valvola di sfogo dalla routine quotidiana, ma anche occasione per apprendere disciplina, serietà e affinare la determinazione, è uno dei settori più colpiti dalle restrizioni. Abbiamo ascoltato le voci della ginnastica, del volley e del calcio per capire come gli effetti del virus si sono fatti sentire sull’organizzazione delle associazioni e sull’umore degli sportivi, cercando di guardare oltre l’ostacolo e immaginare un’estate 2021 di ripresa delle attività.
ASD RELEVE’
Marta Campanella, responsabile tecnico del settore corsi e del gruppo agonistico dell’Asd Relevè, che opera in valle e diversi altri comuni di pianura, ha cercato in questi mesi con lezioni e iniziative on line di tenere unito il gruppo e creare occasioni di svago.
Ma non è la stessa cosa, vero?
«Stiamo lavorando nel rispetto delle disposizioni, con le sole agoniste in presenza e con gli adulti on line. Non poter lavorare con le bimbe del settore giovanili però dispiace tanto, la loro presenza è essenziale per la società: speriamo quanto prima di poter tornare in palestra e all'aria aperta, anche con loro».
Le ricadute economiche sono quantificabili?
«La grande perdita tocca in particolare l’aspetto emotivo. La speranza è che bambine e famiglie abbiano voglia di riprendere a fare sport, perché il movimento è essenziale per la crescita di ciascuno e la ginnastica ritmica è uno strumento prezioso».
Quali sono i messaggi da lanciare a questo punto?
«Questo stop non è stato dettato dalla volontà del singolo, ma da una pandemia mondiale. Ci auguriamo quindi che tutti i nostri associati abbiano l'interesse e la voglia di riprendere il lavoro interrotto, per continuare a crescere insieme. Il settore adulti è rimasto attivo, anche se in modalità a distanza: c'è voglia di continuare a migliorarsi e c'è la speranza che lo si possa fare quanto prima in presenza».
VOLLEY VALLE PO
Un discorso simile viene affrontato in casa Volley Valle Po, dove dopo due anni di crescita e successi si guarda con fiducia alla ripresa delle attività.
Parliamo con Adriana Para, uno dei dirigenti tecnici della società.
Come vi siete “aggiustati” in questi mesi?
«Quando la palestra è off-limits si cerca di surrogare con gli allenamenti on line. Anche se non sono la stessa cosa, ci permettono di mantenere un minimo di rapporto tra le ragazze di ogni singolo gruppo. Cerchiamo di creare le condizioni per mantenere vivo il “fuoco” della passione per la pallavolo, affinché possano guardare oltre questo maledetto virus».
Quanti sono i danni economici dello stop?
«Siamo una realtà dilettantistica e pertanto non abbiamo molti costi fissi, dovuti a ingaggi o affitti di strutture. È venuto a mancare qualche sponsor ma capiamo la situazione. Il vero danno è stato sul piano delle relazioni umane, annichilite dalla distanza».
Per la seconda parte del 2021 cosa dobbiamo aspettarci?
«Idee ne abbiamo molte e siamo pronti a metterle in atto non appena si ripartirà con la normale attività di tutte le squadre. Ma sono una sorpresa per le ragazze, una bellissima sorpresa: non possiamo ancora anticipare nulla.».
REVELLO CALCIO
Gianpiero Palmero è l’alfiere del calcio giovanile revellese, che cerca di non lasciarsi abbattere dalle limitazioni imposte dalle norme anti-contagio.
Cosa è mancato in questi mesi?
«Quando le norme lo consentivano, abbiamo intrapreso qualche allenamento individuale, ma nulla è paragonabile a vedere una partita giocata con passione e impegno. Abbiamo voglia di vedere i ragazzi correre sul campo, con l'entusiasmo negli occhi».
I piccolini come l’hanno presa?
«Ci dispiace soprattutto per loro: molti si era appena avvicinati al mondo del calcio in cerca di uno sfogo, un modo per svuotare la testa dalla scuola e dai compiti. Li aspetteremo sul campo».