Locali e negozi con l’acqua alla gola «Stop alle imposte per sopravvivere» jfpasdf fjpasufpaosui

Pubblicato:
Aggiornato:

I portici e le vie del commercio cittadino sono poco trafficate. Passeggiando in centro, si ha l'impressione di essere a Ferragosto, quando i saluzzesi affollano le spiagge, lasciando la città quasi deserta.

I commercianti sono accanto ai propri banconi e guardano i pochi passanti, con gli occhi di chi ormai non fa troppe illusioni..

«Non è vero che va tutto bene - dice il presidente Ascom, Danilo Rinaudo -, c'è gente costretta a chiudere perché non ce la fa più. Viviamo in un clima surreale; l'incertezza che caratterizza il periodo è ciò che più spaventa. Nel volgere di poco tempo c'è una velocità di apertura e chiusura delle attività che è troppo rapida. Saluzzo ha degli affitti veramente alti che non permettono alle attività di sopravvivere, e anche se l'amministrazione comunale ha fatto il possibile per cercare di dare respiro alle attività, ciò non basta. C'è la necessità di certezze in ogni campo, soprattutto a livello di normative. I commercianti - sottolinea Rinaudo - come i ristoratori hanno bisogno di sapere quando possono aprire e in che modo. Sono stati fatti aprire, adeguare ai protocolli e poi chiudere. E tutto ciò non ha inciso sui numeri dei contagi, che non sono scesi. Forse, a questo punto, bisognerebbe avere l'accortezza di capire che la strada percorsa non è quella giusta, e che i sacrifici richiesti a queste categorie non sono bilanciati dai ristori».

Dello stesso avviso Daniela Minetti, presidente di Confartigianato Saluzzo: «Non c'è nessuno che in questo momento possa dire che gli affari vanno comunque bene. Siamo una catena strettamente legati al commercio e se si stacca anche solo un anello, faticano tutti. Gli artigiani saluzzesi, piccole imprese per lo più familiari, cercano di resistere, ma non so per quanto possa continuare questa situazione. Il governo sta forse facendo del suo meglio, ma non sono i ristori una tantum che possono far sopravvivere gli artigiani. Sono stati messi in campo bonus e finanziamenti che hanno consentito di pagare qualche bolletta. Stop. Sono dell'idea che l'unico modo per salvaguardare le imprese sia bloccare le imposte per due o tre anni. Bisogna farsi sentire - precisa Minetti - ma dalle persone giuste. Non sono le manifestazioni di piazza a risolvere le cose. Confartigianato sta dialogando con i parlamentari e i politici di ogni colore, sono loro a dover portare avanti le nostre istanze».

Archivio notizie
Ottobre 2024
L M M G V S D
 123456
78910111213
14151617181920
21222324252627
28293031