Lutto a sanfront Addio al “minusié” Massimo Belviso
Commozione in paese per la scomparsa del “minusiè” Massimo Belviso (nella foto). Soffriva da tempo di un male incurabile, che lo ha sottratto all’affetto dei suoi cari a 59 anni.
Da ragazzo era andato in giro per le “boite” del Saluzzese per imparare l’antico mestiere del falegname, che nel Marchesato rappresentata una tradizione nobile. Nel 1983 ha poi fatto ritorno in paese: dal laboratorio di Comba Albetta nasce la Arredamenti Belviso, poi trasferitasi nei primi anni del 2000 nell’area artigianale a ingresso paese. Da qualche anno a lavorare accanto a papà c’è il “figlio d’arte” Danilo, che siede anche sui banchi del consiglio comunale.
Quella per il legno era anzitutto una vocazione per Massimo Belviso. Quando aveva del tempo libero amava dedicarsi al gioco delle bocce e alla pesca: per tre mandati è stato anche presidente dell’associazione Liberi pescatori del paese.
Belviso lascia la moglie Vilma, i figli Danilo con Ilaria ed Elisa, la mamma Maria, il fratello Lorenzo.
Le offerte raccolte martedì in occasione del funerale sono state devolute alla cappella di San Bernardo di Sanfront.