Madonna di Oropa a Saluzzo Si apre il convegno diocesano
La Chiesa saluzzese, come ogni anno in questo periodo, riflette sulla vita della comunità cristiana locale e sulle sue prospettive. Quest’anno, alla luce delle restrizioni imposte alle attività pastorali dall’emergenza sanitaria, la riflessione assume un senso ancora più particolare.
A partire da giovedì 1° ottobre, inizia il consueto Convegno Diocesano, ospitato quest’anno non più a Maria Ausiliatrice, come avveniva di solito, bensì in duomo.
Le giornate del convegno sono state precedute dall’apertura della settimana Mariana, iniziata sabato 26 settembre con l’arrivo della statua della Madonna di Oropa sul sagrato de duomo. La statua è poi stata trasferita lunedì nella parrocchia di Maria Ausiliatrice e martedì in Sant’Agostino. Il pellegrinaggio della Madonna Nera si concluderà domenica 4 ottobre dopo la messa, delle 11,15 in duomo, presieduta dal vescovo Cristiano Bodo.
Questo culto, di antichissima origine, richiama un episodio storico di stretta attualità. Verso il 1620, infatti, larghe zone del Piemonte si trovavano afflitte dal flagello della peste. Gli abitanti di Oropa e della città di Biella fecero così un voto solenne alla Madonna Nera. Il loro territorio venne risparmiato dalla terribile e catastrofica pestilenza. La venerazione della Madonna Nera continua ancora oggi e quest’anno è particolarmente significativo, per il cinquecentenario dell’incoronazione.
Giovedì 1° ottobre, invece, si terrà una giornata vocazionale nel duomo, a cui seguirà, alle 20,45, il primo dei due incontri del Convegno Diocesano, incentrato sulla dimensione contemplativa della vita cristiana, che sarà anche il tema - guida dei prossimi tre anni pastorali.
«In seguito al periodo, particolarmente difficile e complicato, legato all’emergenza della pandemia – spiegano il vescovo e i sacerdoti che hanno concorso con lui all’organizzazione del convegno -, è necessario ed indispensabile contemplare e riflettere sulla vita di Cristo, sia all’interno delle realtà ecclesiali della nostra Diocesi, sia all’interno della nostra stessa vita, al fine di avere un punto di riferimento sicuro per il nostro futuro e di ottenere il Suo aiuto per superare questo momento».