È mancato il maresciallo Perini decano dei carabinieri saluzzesi originario di cosenza, in città dal 1958. aveva 93 anni

È mancato il maresciallo Perini decano dei carabinieri saluzzesi originario di cosenza, in città dal 1958. aveva 93 anni
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Martedì pomeriggio, nella chiesa di San Bernardino, sulla collina di Saluzzo, si sono svolti i funerali di Francesco Perini, il decano dei carabinieri saluzzesi.

Classe 1927, Perini era nato in Calabria, a Rose, in provincia di Cosenza. Si era arruolato nell’Arma dei carabinieri nel 1947, negli anni immediatamente successivi alla Seconda Guerra Mondiale. L’anno successivo entrò in servizio a Parma, quindi venne trasferito a Firenze, e poi a Casale Monferrato, dove incontrò Francesca, la donna che divenne sua moglie.

L’arrivo a Saluzzo risale al 1958, a Saluzzo in qualità di capo ufficio della locale caserma. Il maresciallo Perini è andato in pensione nel 1970 ma, fin dall’anno successivo, si è iscritto all’associazione dei carabinieri in congedo, di cui faceva ancora parte. Per tanti anni ha ricoperto il ruolo di segretario dell’associazione. Una dedizione all’Arma e al senso del dovere che gli è valsa l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica nel 2010. Garbato, gentile, sorridente, Perini amava la gente e la città di Saluzzo. Tifoso della Juventus, fino a pochi anni fa non rinunciava a seguire la sua squadra del cuore allo stadio ogni volta che ne aveva la possibilità.

Lo scorso 27 settembre, regolarmente in divisa, ha partecipato all’inaugurazione del monumento intitolato al generale Dalla Chiesa.

Vedovo dal 1998, l’ex maresciiallo lascia i figli Mauro e Sonia.

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