«Manta dica no alle sirene di Saluzzo»

«Manta dica no alle sirene di Saluzzo»
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Ancora fibrillazioni nel municipio mantese, dove, oltre ad affrontare l’emergenza contagi, l’amministrazione si trova a fronteggiare anche la combattiva compagine di minoranza e soprattutto l’ex sindaco (ora consigliere indipendente) Mario Guasti.

L’architetto è scatenato. Dopo aver incalzato la maggioranza sul cantiere di via Santa Brigida (denunciando di aver ricevuto sulla questione documenti non firmati e quindi irregolari), interviene su quella che considera una “sua” creatura: l’associazione di comuni Octavia. Proprio Guasti fu tra gli artefici del progetto che avrebbe portato alla creazione di un soggetto pluricomunale in grado di promuovere il territorio e di avere un peso politico maggiore all’interno dello scacchiere saluzzese.

Una volta rieletto consigliere comunale, Guasti, escluso dagli assessorati per il cambio generazionale voluto da Paolo Vulcano, ha tenuto la delega proprio ai rapporti con Octavia, ma la presenza costante del sindaco alle riunioni del gruppo ha indispettito l’architetto, che forse si aspettava di poter continuare a svolgere un ruolo da protagonista in quel contesto. Gli animi nei mesi scorsi si sono accesi, portando a una frattura motivata da ragioni personali e di visione.

Ora Guasti fa opposizione e attacca: «Ho partecipato alla presentazione a Revello del progetto “Restitussion”, il cui spirito è stato quello di promuovere testimonianze pubbliche e private poco conosciute, restituendole ai cittadini ed inserendole in un percorso di ampio respiro. Ho appreso con stupore come Manta riproponesse Santa Maria del Monastero, sito già conosciuto a tutti i mantesi e anche ai visitatori del Castello. C’è forse un orizzonte culturale bloccato?» si chiede sarcastico.

Il sindaco Paolo Vulcano replica per iscritto con una lettera co-firmata dall’assessore alla Cultura Ivana Casale: «L’apertura di Santa Maria del Monastero era già stata programmata quando Guasti aveva ancora la delega per Octavia, perché l’evento si doveva svolgere a marzo, nel lockdown, ed era stato poi rinviato per ovvie ragioni. Abbiamo pensato fosse importante, quindi, ripartire da quel punto, in continuità. Intanto, stiamo lavorando a nuove testimonianze pubbliche e private da far conoscere ai mantesi e non solo».

Ma è l’assenza di Manta all’importante trasferta di Bard tre settimane fa, dove Octavia ha siglato una convenzione con il Forte per uno scambio turistico e culturale, a indispettire di più l’ex primo cittadino. Si sa che proprio in quei giorni Vulcano era alle prese con un caso di coronavirus in famiglia e questo giustificherebbe l’assenza.

Guasti ritiene che si sarebbe potuto (e dovuto) mandare un delegato e comunque dimostrare maggiore attenzione visto che si trattava di un appuntamento significativo per Octavia. Un segnale, secondo l’architetto, di una sospetta tiepidezza dell’amministrazione comunale per gli sviluppi del progetto fondato sull’asse con Scarnafigi e Villafalletto (e da poco aperto anche a Revello e Moretta).

Il timore del “padre nobile” dell’attuale gruppo di maggioranza è che la spinta autonomista di Octavia, da cui tanti comuni hanno tratto linfa, si sia un po’ “annacquato” negli ultimi mesi ai piedi del Castello, dove forse si sentono più forti le sirene di Saluzzo, città che da sindaco Guasti ha spesso contestato.

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