Medici “obiettori”, caos vaccini

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Crissolo, Oncino, Ostana e Sanfront sottoporranno a vaccinazione quasi tutti (spiegheremo dopo quel “quasi”) i loro “over 70”. Vaccinazione che il dottor Gabriele Ghigo, direttore del distretto dell’Asl Cn1, ha acconsentito che venisse effettuata ancora nella sala polivalente di via Roma. Ciò grazie all’impegno del sindaco Emanuele Vaudano e del suo vice Marco Margaria e al perfetto funzionamento della macchina organizzativa riscontrato in occasione del turno riservato agli “over 80”.

Ed eccoci alla spiegazione di quel “quasi” di cui sopra. La vaccinazione sarà effettuata direttamente dai medici di base dei paesi interessati: al momento hanno aderito all’iniziativa il dottor Vaudano (Paesana e alta valle), la dottoressa Bellone (Paesana, Sanfront e alta valle) e il dottor Giardina (Sanfront): ciascuno di essi vaccinerà i propri assistiti. Hanno invece declinato la richiesta della coordinatrice di valle (Laura De Angelis) il dottor Magnano (Paesana) e la dottoressa Dossetti (Sanfront), i cui mutuati - ci dicono in Comune - «rischiano ora di perdere il turno, in attesa di essere recuperati, ma non si sa quando».

Fatto che ha imposto un faticoso ricorso alla pacatezza e a tutta la diplomazia del caso da parte delle amministrazioni locali.

Nota Emidio Meirone, presidente dell’Unione del Monviso e sindaco di Sanfront: «Una situazione che faccio molta fatica a comprendere. Si va a penalizzare una fetta considerevole dei nostri anziani: l’anello più debole della catena, in questo momento. Invece di far sentire loro che siamo a disposizione, che faremo ogni tipo di sforzo per far loro superare questo difficile momento, ecco che...». Si ferma lì, Meirone, per amore di diplomazia.

Fabrizio Re, sindaco di Crissolo: «Una condizione inconcepibile. Prima che arrivi il giorno dell’inoculazione del vaccino, chiederò alla giunta di approvare una delibera che preveda lo stanziamento di una somma di denaro con la quale pagheremo noi uno o due medici che andranno a implementare il servizio in luogo dei due che non hanno accettato. Altro non possiamo fare, per una situazione cui neppure vogliamo né possiamo assistere in silenzio».

Marco Margaria, battagliero vicesindaco di Paesana: «Non so come definire questa storiaccia, se non che è al limite di ogni pazienza. Perché le assenze minano il serrato impegno delle amministrazioni comunali, dell’Asl e delle tante associazioni di volontariato. Gente instancabile, cordiale, dedita, rassicurante. E proprio per questa gente non mi va già chi ha detto no».

Come anticipato in un precedente articolo, l’Asl metterà a disposizione tutto il materiale che serve per la vaccinazione mentre al Comune toccheranno le spese relative al personale infermieristico a supporto dei medici volontari. Poi ci saranno - come sempre - loro: i volontari della Croce Rossa, della squadra Anti-incendi boschivi e della Protezione civile di Paesana, che avranno il compito di vigilare su tutto e tutti, forti della loro divisa che in paese è una garanzia di serietà e disponibilità. E sui quali tutti sanno di poter contare ogniqualvolta ne ci sia bisogno, giorno e notte. In una sola parola, sempre.

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