Mele: «È a rischio la competitività»

Mele: «È a rischio la competitività»
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Nell’ultimo incontro del comitato marketing di Assomela hanno partecipato anche i vertici dell’Associazione nazionale mele e pere di Francia (Anpp). Una utile occasione per confrontarsi insieme ai produttori francesi sulle prospettive del settore melicolo nei Paesi europei, in vista in particolare dei forti cambiamenti imposti dal Green Deal e dalla Strategia Farm to Fork.

Tra i principali temi oggetto del confronto con l’Anpp sono stati affrontati la sostenibilità dei sistemi produttivi nei due Stati, le strategie per accompagnare i produttori verso obiettivi sempre più virtuosi di sostenibilità, ma allo stesso tempo la necessità di tutelare la produzione europea garantendo l’uso di specifiche sostanze attive, fondamentali per la coltivazione del melo in Europa, con un percorso di cambiamento più attento e graduale rispetto alle tempistiche indicate.

DIBATTITO

SULLE SOSTANZE

In questo quadro il settore soffre, come confermato da tutti i dossier, il mancato rinnovo per la sostanza attiva “Mancozeb”, ma eventuali restrizioni per il “Captano” e per il “Dithianon” potrebbero compromettere i pilastri stessi della difesa integrata del melo. «La impossibilità di usare tali sostanze attive, utilizzate per altro in altri Paesi produttori al di fuori dell’Ue, unita alla crescente offerta di mele in Europea e nei Paesi limitrofi, rappresentano una minaccia concreta per la melicoltura dell’Unione, che rischia di perdere competitività e quote di mercato» dicono i referenti dei comitati.

Allo stesso tempo i rappresentanti dei due Paesi concordano sulla importanza di una strategia volta a comunicare meglio e con più intensità gli sforzi e gli impegni dei produttori sia verso la componente amministrativa e politica sia verso la comunità dei consumatori, ed in tal senso sarà rafforzato il coordinamento e la collaborazione tra le due associazioni.

ANDAMENTO POSITIVO DEL MERCATO

Per quanto riguarda il mercato, in Italia, le vendite nel mese di dicembre hanno fatto segnare un andamento positivo per tutte le varietà, con 157.663 tonnellate vendute con una buona reattività sia del mercato interno che di quello estero.

Le giacenze al primo gennaio di mele da tavola si riducono a quota 1.206.472 tonnellate., tra le più basse registrate negli ultimi anni. La campagna di commercializzazione appare ben orientata, con flussi regolari sia verso il mercato interno che all’export, nel rispetto dei programmi di vendita impostati per garantire la copertura dell’intera stagione e soddisfare la richiesta della clientela.

Per quanto riguarda il prodotto biologico, il gruppo appositamente costituito all’inizio della stagione ha analizzato i dati a disposizione. Anche per il bio si registrano vendite regolari; i piani di decumulo delle principali OP produttrici prevedono certamente disponibilità di prodotto fino all’estate. Al momento in Trentino Alto Adige, la giacenza è a poco più di 60 mila tonnellate, in linea con le stagioni precedenti.

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