Michele e Massimo: noi Ciaferlinot pronti a suonare la musica dell’allegria

Michele e Massimo: noi Ciaferlinot pronti a suonare la musica dell’allegria
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Salutati i Ciaferlinot della Giordanino family, l’oste dei Quat Taulin Danilo e il figlio Pietro, debuttano sulla scena della baldoria saluzzese Michele Ferrero e Massimo Barroero. I Ciaferlinot 2020 rappresentano una coppia ben assortita. L’uno saldatore di antica famiglia marchionale, l’altro studente della millennial generation. Ad accomunarli è la passione per la musica - entrambi suonatori e bandisti - e la voglia di scortare in maschera l’amicissimo Ciaferlin Aurelio Seimandi con la regale Castellana Graziella Tosellli. Strizzando l’occhietto alle frizzanti damigelle Luisa Giordano ed Elisabetta Pia Gedda.

Omaggio all’età, cominciamo da Michele. Classe 1955, è titolare dell’officina di Grangia Vecchia. Papà Pietro, fisarmonicista, saldava le “cioche” e costruiva cisterne. «Dedico il mio Carnevale a lui e a mamma Giovanna che è mancata lo scorso agosto. Senza dimenticare la mia compagna Domenica».

I saluzzesi conoscono bene anche la sorella di Michele, Maristella, moglie del panettiere di Porta Cuneo Franco Aimar, per la sua gestione dei bagni Stella Maris a Bergeggi.

«Io ho sempre suonato la batteria - spiega Mchele -, adesso di tanto in tanto con i Ciao Cerea, un tempo con i Samantha Folk, i G70 di Villafalletto e anche con i mitici Cagliero, Ciri e Audisio di Doctor Sax. Nella banda di Saluzzo sono il tamburino birichino: auguro a tutti i saluzzesi un Carnevale come quelli di una volta».

Anche Massimo Barroero è figlio d’arte made in Saluzzo. Giovanissimo virgulto della classe 2001, è un fedelissimo del flauto traverso (scuola Mimma Rossi), con qualche concessione all’ottavino. In famiglia l’amore per la banda è scritto nel dna: papà Marco suona la grancassa, la sorella Cristina anch’essa il flauto, mentre mamma Elena portava lo stendardo. «Adesso lo stendardo lo porta la mia ragazza Vanessa - dice Massimo - e io mi alterno fra la banda di Saluzzo e quella di Paesana, dopo aver suonato in quella di Castelletto Busca».

Barroero è al 5° anno di informatica all’Itis Rivoira di Verzuolo, dunque in odore di maturità. «Per l’esame c’è tempo - dice lui -, adesso spero di essere promosso come Ciaferlinot».

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