MORETTA Alla fine del 1985 l’ultimo treno transitò sull’Airasca-Saluzzo. Ora la tratta sarà riservata alle bici La Via delle Risorgive fino a Saluzzo Prende forma la maxi-pista ciclabile gwejhg ljvwklajk

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Una decina di anni fa, quando si mossero i primi passi per trasformare la vecchia ferrovia Airasca-Moretta-Saluzzo in pista ciclabile dedicata, apparve subito chiaro che il tratto in provincia di Cuneo, da Moretta a Saluzzo, non si sarebbe potuto realizzare, per la necessità dell’allora Meccanica Milanesio di Moretta di utilizzare i binari per la movimentazione delle carrozze destinate alla riparazione.

Con la chiusura dello stabilimento, la questione torna in primo piano. Saluzzo, Torre San Giorgio e Moretta, i comuni su cui corrono i 14 chilometri di ferrovia, provano a recuperare il tempo perso e rendere completo il tracciato ciclabile che già ora è formato da 20 chilometri di ciclovia (una delle più apprezzate e frequentate dell’Ovest Piemonte) e che unisce Moretta ad Airasca, transitando per Villafranca, Vigone, Cercenasco e Scalenghe.

I tre comuni hanno siglato una convenzione per presentarsi al bando per la mobilità promosso dalla Regione Piemonte. L’obiettivo è ottenere i finanziamenti per promuovere uno studio di fattibilità sulla tratta.

Collegare Saluzzo a Moretta, e quindi ad Airasca, significherebbe aggiungere un altro tratto di pista ciclabile alla direttrice Eurovelo e promuovere non solo il turismo, ma anche la mobilità sostenibile. La vecchia ferrovia, oltre a numerosi chilometri tra le campagne, transita alle spalle delle aree artigianali di Moretta e di Torre San Giorgio, raggiunte ogni giorno da centinaia di lavoratori.

Era il 31 dicembre 1985 quando l’ultimo treno di linea transitò lungo la Saluzzo-Airasca. Da allora i progetti per far rinascere l’infrastruttura ferroviaria si sono susseguiti, senza esiti rilevanti. Il successo della “Via delle risorgive” Moretta-Villafranca-Airasca, percorsa ogni anno da migliaia di ciclisti, sembra ora suggerire come i tempi siano maturi per il completamento della ciclabile fino a Saluzzo. 

La ciclovia andrebbe ad aggiungersi ad altri tracciati ciclo-pedonali in corso di sviluppo nell’area, come la “Via della pietra” tra Bagnolo e Saluzzo, i cui lavori sono iniziati un paio di settimane fa, e il “Sentiero delle ochette” lungo il corso del Po tra Villafranca e Staffarda.

«Quando tutti i tratti saranno stati realizzati su entrambe le direttrici - nota il sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni -, Saluzzo avrà a disposizione un circuito ad anello per raggiungere Torino e viceversa, a disposizione in particolare dei numerosi cicloamatori che scelgono di visitare il Piemonte e la sua metropoli».

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