MUSEI, TUTTO IL BELLO CHE NON DOVREMO «PERDERCI» A TORINO MOSTRE Le proroghe delle esposizioni principali, da Helmut Newton ad Andrea Mantegna e Savage Landor
Il mondo dell’arte e del sistema museale piemontese è ottimista e già pensa alla ripartenza che avverrà dopo lo stop Coronavirus.
Che sia a inizio maggio, che avvenga – con più probabilità – nel mese di giugno, il nuovo inizio si vivrà all’aperto, anche per evitare gli assembramenti.
Biglietterie attive online – il digitale ancora ci accompagnerà per lungo tempo -, ingressi scaglionati, rilevazione della temperatura all’ingresso e laboratori creativi digitali saranno le formule che si affiancheranno alle visite nuovamente permesse ai palazzi piemontesi che fanno invidia all’Italia intera.
A Torino, la Reggia di Venaria riaprirà per prima cosa il parco, premiato lo scorso anno come il più bello d’Italia nei suoi 60 ettari, nel pieno delle misure di sicurezza. Come spiegato dalla direzione, si sta lavorando alla progettualità di attività sportive, corsi di yoga e tai chi, aree per picnic, noleggio bici. All’interno delle sale, invece, sarà prorogata di tre mesi, dal momento della riapertura, la mostra dedicata al Barocco.
La Fondazione Torino Musei fa sapere che l'organizzazione sta lavorando con i musei prestatori delle opere per poter garantire la proroga delle mostre più importanti attualmente in esposizione, almeno fino all'autunno, se non oltre, ma è presto per poter comunicare date precise. In particolare, si parla delle esposizioni dedicate ad Andrea Mantegna a Palazzo Madama, Helmut Newton alla GAM, Savage Landor al MAO.
Andrea Mantegna
La mostra che vede protagonista Andrea Mantegna (1431 – 1506), uno dei più importanti artisti del Rinascimento italiano in grado di coniugare nelle proprie opere la passione per l’antichità classica, ardite sperimentazioni prospettiche e uno straordinario realismo nella resa della figura umana, presenta il percorso artistico del grande pittore, dai prodigiosi esordi giovanili al riconosciuto ruolo di artista di corte dei Gonzaga, articolato in sei sezioni che evidenziano momenti particolari della sua carriera e significativi aspetti dei suoi interessi e della sua personalità artistica, illustrando al tempo stesso alcuni temi meno indagati, come il rapporto di Mantegna con l’architettura e con i letterati.
Helmut Newton
Helmut Newton, con la mostra «Works» è proposto attraverso 68 fotografie con lo scopo di presentare una panoramica, la più ampia possibile, della lunga carriera del grande fotografo che sin dagli inizi non ha mai smesso di stupire e far scalpore per i suoi concetti visivi veramente unici, dagli anni Settanta con le numerose copertine per Vogue, sino all’opera più tarda con il ritratto di Leni Riefenstahl del 2000, oltre ai ritratti di personaggi famosi del Novecento, tra i quali Andy Warhol, Gianni Agnelli, Paloma Picasso, Catherine Deneuve, Anita Ekberg, Claudia Schiffer e Gianfranco Ferré.
Arnold Henry Savage Landor
Infine, artista, antropologo, esploratore, avventuriero, scrittore, fotografo, giornalista e inventore, Arnold Henry Savage Landor (1865-1924) è una figura poliedrica estremamente interessante, che ha goduto di grande successo in vita. Il MAO Museo d’Arte Orientale dedica alla figura di Savage Landor una mostra monografica, un patrimonio prezioso di circa 130 dipinti, 10 acquarelli e 5 disegni che l'artista anglo-fiorentino realizzò nei suoi lunghi soggiorni e viaggi attraverso Cina, Giappone, Corea, Tibet e Nepal.
Per le esposizioni di più semplice gestione, come la mostra Pittara alla GAM, costituite principalmente da opere già in possesso delle collezioni proprie, non ci saranno problemi per stabilire le proroghe, per permettere ai visitatori di visitare i percorsi chiusi negli scorsi mesi.