«Nessun terrorismo, denuncio la puzza»

«Nessun terrorismo, denuncio la puzza»
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«Respingo al mittente il tentativo di imbavagliarmi del sindaco Panero, che pensa che io non debba esprimere le mie considerazioni perché senza incarichi istituzionali a Verzuolo. Lasciando perdere i miei trascorsi da consigliere comunale e provinciale e il ruolo di sindaco di un Comune della valle, per cui conosco onore e onori della carica di primo cittadino, io abito qui da 60 anni, ho un'attività in centro, sento la puzza e sono preoccupato di quello che sta accadendo a Verzuolo».

Alberto Anello torna a briglie sciolte sulla contesa che ormai da mesi lo vede battersi contro il sindaco. La scorsa settimana infatti Panero si era chiesto a che titolo il commerciante continuasse a muovere accuse politiche al suo operato, in particolare sulla gestione dell'affaire Burgo. Una replica giunta all'indomani della conferma da parte della Regione (per qualche giorno rimasta in forse, data la prudenza manifestata dagli uffici di palazzo Lascaris) del progetto di una circonvallazione per decongestionare il centro cittadino dalle centinaia di tir che riforniscono la cartiera e fanno parte della flotta della Tonoli Trasporti. Una risposta seccata che tendeva anche a ridimensionare la portata dell'interpellanza parlamentare promossa dalla deputata di Fratelli d'Italia Monica Ciaburro, "congelata" in vista del superamento dell'emergenza sanitaria in corso.

Dice Anello: «Panero esulta per il "congelamento" pensando che posticipando la verifica richiesta da Ciaburro si possano sistemare le cose. Non è così: quell'interpellanza parte dal conclamato problema dei miasmi e tocca in particolare le responsabilità della Provincia, che ha concesso il via libera alla riqualificazione produttiva di Burgo senza richiedere la Valutazione di impatto ambientale. Errore commesso due anni fa, di cui stiamo pagando ora le conseguenze. Essendo un problema indiscutibile, ora serve un chiarimento. E si può usare ogni scusa, Covid  compreso, per allungare i tempi, ma i nodi stanno venendo al pettine».

Alle accuse di "terrorismo" che gli vengono mosse sia per le posizioni critiche nei confronti del Comune e del problema ambientale legato alla nuova produzione del sito produttivo, Anello replica: «Io non sono un anti-Burgo, tutt'altro. Conosco bene il valore della cartiera per il tessuto sociale e occupazionale di Verzuolo. È necessario salvaguardare i posti di lavoro evitando di creare problemi ambientali. Se la fabbrica si mette in carreggiata sono convinto sia possibile contemperare sviluppo industriale e pulizia dell'aria. E anche questo è l'intendimento della Ciaburro, che, dopo aver raccolto diverso materiale sulla questione, verrà a trovarci appena possibile a Verzuolo e ascolterà dalla voce dei verzuolesi le problematiche emerse in questi mesi».

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