Non assistenzialismo, ma fare rete

Non assistenzialismo, ma fare rete
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Giovedì 22 ottobre sarà una data importante per il Consorzio Monviso Solidale di Saluzzo-Savigliano-Fossano.

Infatti, dopo l’elezione dei quattro componenti del nuovo Consiglio di amministrazione (Claudia Abburà, Paolo Peotta, Alessandro Tribaudino, Barbara Rostagno), a Fossano l’Assemblea dei 56 sindaci dovrà eleggere il quinto rappresentante e, poi, il presidente del Cda.

Il Consorzio ha un bilancio che supera i 20 milioni di euro, di cui solo 5,2 milioni sono il contributo di 56 Comuni che, in cambio, ricevono servizi per 17 milioni. È il mutualismo praticato. Il Consorzio gestisce più di 15 mila utenti su 168 mila abitanti ed ha 165 dipendenti che stanno facendo un lavoro egregio nella pandemia.

L’aspetto fondamentale è quello che il Consorzio opera su 2 distretti sanitari, anticipando la politica della Regione che privilegia la dimensione del territorio molto vasta. Quindi giovedì si apre una fase nuova per il Consorzio: il nuovo Cda, considerato che il Consorzio ha più di 23 anni di attività, dovrà presentare il “Piano di lavoro” per i prossimi 5 anni, cioè continuare con un progetto di “nuovo futuro”.

Il Piano dovrà continuare ad affrontare i cambiamenti con la nuova declinazione di stato sociale, riconoscendo al Consorzio il ruolo importante nella lotta alle disuguaglianze e alle nuove povertà determinate dal virus: dalla carenza di lavoro, di relazioni e di istruzione per ottenere l’inclusione sociale. Il tutto dovrà essere collocato nella nuova politica socio-sanitaria territoriale in cui l’intervento domiciliare, grazie ai servizi di prossimità, ha un peso importante con il pieno coinvolgimento del Consorzio nella prevenzione e nella cura. Le politiche sociali sono vitali quanto quelle sanitarie, con una visione vera dei diritti delle persone che parta dalle più indifese ed esposte. Non assistenzialismo, ma fare “rete” nel patto territoriale.

Tutto questo dovremo anche noi sindaci sostenerlo nei confronti della Regione, coordinandoci con le assemblee dei sindaci degli altri Consorzi della provincia.

Giovedì, quindi, grande sarà la responsabilità di noi sindaci, quali “azionisti” del Consorzio: decidere il presidente del Cda non permettendo che il vuoto sia riempito d’ufficio.

In seguito l’Assemblea dei Sindaci dovrà riflettere sullo Statuto, se adeguarlo nelle procedure elettive e se rapportarsi alle modifiche intervenute sugli assetti territoriali dei Comuni.

Giancarlo Panero

Presidente dell’Assemblea dei Sindaci

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