«Non faccio lo sceriffo, anticipiamo le misure»
«È probabile che con l’arrivo del caldo dovremo essere più vigili. Le persone, dopo 50 giorni, mal sopportano di dover continuare a stare a casa. Ma è necessario continuare a farlo, chiedendo aiuto se si è in condizione di necessità»: il sindaco di Pagno Nico Giusiano guarda alle prossime settimane, dopo aver affrontato in prima linea, come amministratore e storica guida della Protezione civile, l’emergenza Coronavirus. È stato uno dei primi in zona a rendere obbligatorio l’uso delle mascherine per l’accesso agli esercizi pubblici: «Ho cercato di far capire ai concittadini che non intendo fare lo sceriffo e elevare sanzioni non è una mia ambizione. Ma abbiamo affrontato delle scelte lungimiranti, per abituare i pagnesi a quella che sarà la prossima quotidianità».
Intanto il welfare di paese ha tenuto e, anzi, nella difficoltà sono emersi tanti episodi di solidarietà. Come la donazione di 250 mascherine, distribuite da Aib e amministratori, acquistate da Dario Ghiglia e Davide Bianchi, imprenditori residenti a Pagno.
Altri dispositivi di protezione sono stati donati dal Comune agli esercenti commerciali, per dotarne i clienti eventualmente sprovvisti. Un altro importante carico di mascherine è giunto dall’Unione dei Comuni, messo a disposizione dalla Mauli di Revello.
Prima ancora dell’attivazione dei buoni spesa (distribuiti a sei famiglie), dodici pacchi con beni di prima necessità donati dalla Comunità Cenacolo e dalla panetteria Dario&Cinzia, sono stati consegnati alle famiglie in difficoltà. «In un piccolo centro come il nostro sappiamo bene chi, una volta perso il lavoro, si è trovato in una condizione di bisogno. E siamo intervenuti con discrezione» spiega il primo cittadino.
Dipendenti comunali e consorzio Sea hanno anche provveduto alla sanificazione degli spazi aperti più frequentati, marciapiedi e piazze.