Nulla di fatto sul tribunale all’Asl Ora il Comune presenta il conto

Comune di Saluzzo e ministero della Giustizia sono ai ferri corti per l’ex tribunale di corso Roma. Nei giorni scorsi la giunta ha approvato la rescissione della convenzione con l’Asl per la concessione degli spazi degli ex uffici giudiziari per ospitare gli uffici del distretto sanitario.

Da un paio d’anni il Comune sollecita prefettura e ministero affinché vengano liberati gli spazi, inutilizzati da anni, dell’immobile dell’ex Palazzo di Giustizia: un contenitore che sarebbe di grande utilità per la città di Saluzzo. Già nel maggio 2019, oltre un anno fa, attraverso un’interrogazione parlamentare erano stati ribaditi i “gravi e documentati motivi di interesse pubblico posti alla base della richiesta di svincolo e riconsegna dell’immobile.

Il Comune ha chiesto anche un parere all’Avvocatura di Stato ma, nonostante i colloqui telefonici intercorsi nei mesi scorsi per ottenere aggiornamenti, al momento non è ancora pervenuta negli uffici del municipio alcuna comunicazione.

Con questa situazione di stallo non ha senso mantenere in piedi una convenzione (quella con l’Asl) che non potrà essere messa in atto.

La stessa Asl si è già mossa per trovare altri spazi in cui ospitare i propri uffici.

Dalla delibera di giunta emergono altri fatti: il Comune aveva anche chiesto al ministero la possibilità di un trasferimento temporaneo nell’ex tribunale di alcune classi della scuola media Rosa Bianca, in vista dell’apertura di un importante cantiere in fase di apertura alle scuole. Anche in questo caso, dal ministero, non è arrivato il nulla osta.

Così come non ci sono passi avanti per la ricollocazione della caserma della Polizia nell’immobile di corso Roma.

A questo punto il Comune torna alla carica nella richiesta dei pagamenti della Tari e della Tasi realtivi al 2017 e 2018, dando corso alla riscossione coattiva.

La conclusione del documento di giunta relativo all’annullamento della convenzione tra Comune e Asl è amara ed evidenzia che «l’ultima comunicazione del ministero in merito alla richiesta di riconsegna dell’immobile di Grazia e Giustizia risale a oltre un anno fa e, nonostante i ripetuti solleciti, non si hanno informazioni aggiornate al riguardo».