Nuovo corso di Bper targato Unipol La filiale Ubi di via Torino a Intesa Continua la rivoluzione delle banche, verso una ridefinizione degli sportelli

Nuovo corso di Bper targato Unipol La filiale Ubi di via Torino a Intesa Continua la rivoluzione delle banche, verso una ridefinizione degli sportelli
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Ultimata l’acquisizione di 486 filiali e 134 punti operativi ex Ubi e Intesa Sanpaolo al prezzo di 644 milioni, il gruppo Bper si appresta ad affrontare l’assemblea dei soci il 21 aprile. Il gruppo che ha acquisito la Cassa di risparmio di Saluzzo arriva all'appuntamento con una rivoluzione della governance: si archivia l'era dell’amministratore delegato e direttore generale Alessandro Vandelli (candidato alla successione è il genovese Piero Luigi Montani) e nel contempo si prospetta anche un cambio alla presidenza, retta fino ad oggi dall’ingegner Pietro Ferrari.

A determinare il cambio al vertice e la discontinuità alla guida della banca modenese è il gruppo assicurativo Unipol, guidato da Carlo Cimbri, primo azionista con il 19% del capitale. La compagnia assicurativa ha presentato la scorsa settimana una propria lista di candidati per il cda, che, secondo voci ricorrenti, pare possa essere la cordata vincente.

Vandelli, dunque, dopo sette anni, lascerà la guida nel momento in cui il gruppo bancario si rafforza soprattutto in Lombardia. Già varata, infatti, la riorganizzazione aziendale che porta il numero delle direzioni regionali da 13 a 17, con l’attivazione di nuove direzioni a Bergamo, Brescia, Varese e nelle Marche.

Il trasferimento a Bper dei rami d’azienda ex Ubi ha efficacia giuridica dal 22 febbraio, mentre il trasferimento del ramo Intesa Sanpaolo avrà efficacia dal 21 giugno.

Sarà da questa data che si capirà, in concreto, come si determinerà territorialmente l’organizzazione di sportelli e filiali.

Per quanto riguarda il Cuneese, come è noto, Bper, acquisite le proprietà dell’ex Casse di risparmio di Saluzzo e Bra e con una partecipazione di minoranza nella Cassa di Savigliano, non ha manifestato interesse ad altre filiali in Granda.

Nello scorso fine settimana, la Borsa ha accolto con freddezza la rivoluzione annunciata dall'amministratore delegato Unipol. Il titolo Bper ha infatti registrato significative perdite, ma, al di là del dato economico congiunturale, ciò che pare emergere è un riassetto strategico del gruppo, un cambio di paradigma che sposta l’asse da Modena a Bologna, sede di Unipol.

In altri termini la vecchia Bper, con i vari terremoti che hanno segnato i grandi gruppi bancari nazionali con l’incorporazione di Ubi da parte di Intesa, segna un ulteriore passo, secondo molti analisti, verso la fusione - ancora ufficialmente smentita - con Banco Bpm.

Resta da capire come verrà ora riorganizzata la rete Bper sull’area regionale, anche in considerazione del fatto che nella nuova governance - se si esclude la presenza del pinerolese Roberto Giay in una delle tre liste in corsa per il nuovo cda - la presenza piemontese si prospetta marginale.

Bper, nel momento in cui aveva assunto la proprietà dell’ex Cr Saluzzo, aveva assicurato concreti impegni per l’economia del territorio che oggi, all’atto pratico, non si colgono.

Questo nuovo cambio di rotta, col ruolo determinate di Unipol, quali ripercussioni avrà sulla piazza saluzzese dove si registrano malesseri da parte della clientela ex Crs, che si ritrova spiazzata rispetto alla precedente gestione di banca di territorio?

Un disagio avvertito in particolare dai clienti anziani, acuito dalle norme dell’emergenza sanitaria che rendono difficoltoso l’accesso. Oltre al nuovo assetto Bper, sulla piazza saluzzese assisteremo, a partire da giugno, ad uno stravolgimento (ancora tutto da interpretare) degli sportelli bancari così come eravamo abituati ad intenderli.

Sarà curioso vedere, ad esempio, se Intesa San Paolo manterrà operative le filiali di corso Italia e quella ex Ubi (e già ex Commerciale) di via Torino, dal momento che si tratterebbe di un doppione a poche centinaia di metri di distanza una dall’altra. Più interessante ancora capire come l’ex Cassa di risparmio, ora Bper, rimodulerà il proprio rapporto con le aziende del territorio e con i privati.

Molto dipenderà dagli indirizzi politici che verranno dal nuovo cda dopo il 21 aprile, ma non irrilevanti saranno i margini di autonomia che verranno conferiti alla direzione e al management locali.

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