Ok all’accoglienza stagionali

Ok all’accoglienza stagionali
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Sul tema dell’accoglienza agli stagionali Manta fa un passo verso Saluzzo. Il voto della scorsa settimana in consiglio comunale conferma la volontà della giunta Vulcano, sostenuta in blocco dal gruppo di minoranza, di fare sistema con il sindaco della città Mauro Calderoni.

L’adunanza ha approvato le linee guida per l’alloggiamento in azienda di dipendenti stagionali derivanti dalla legge Allemano. Con una serie di adeguamenti che intendono facilitare l’ospitalità in azienda anche in vista della chiusura forzata (causa diffusione del Covid-19) del Pas, Progetto di prima accoglienza stagionali, il dormitorio temporaneo allestito, da tre anni, nella ex Casema Filippi al Foro boario.

L’unico voto contrario arriva dal “fronte interno”, dal consigliere di maggioranza ed ex sindaco Mario Guasti, che ritiene inefficace, più costoso e carico di burocrazia l’iter approvato (vedi articolo a lato). Una posizione che conferma le divergenze, mai nascoste, dell’architetto rispetto alle politiche dell’amministrazione saluzzese. E che mina i rapporti interni alla maggioranza mantese, già tesi da prima delle elezioni.

Il vicesindaco e assessore all’Agricoltura Roberto Satto non commenta il voto ma risponde alle altre nostre domande.

Per quali ragioni Manta ha aderito al circuito dell’ospitalità?

«Nel nostro Comune una ventina di aziende necessitano di manovalanza stagionale, si parla di almeno 80 braccianti da impiegare nella raccolta. Molti cercavano risposte».

Quali sono i vostri obiettivi?

«Il tavolo di lavoro a cui partecipano le amministrazioni comunali del Saluzzese, le organizzazioni di produttori e Coldiretti mira a trovare soluzione a un problema sentito e impellente, facendo richieste specifiche alla Regione».

Ad esempio?

«Sveltire le procedure, rendere più snelli i pagamenti, riportare in vita i voucher per il mondo agricolo, favorendo un reinserimento nella raccolta stagionale anche degli italiani».

Come si deve organizzare l’ospitalità?

«Chi rispetta le norme definite del nostro coordinamento, ratificate dal Consiglio comunale, riceve delle sovvenzioni. In linea di massima è fondamentale che si offrano edifici riattati o container prefabbricati, dotati dei servizi di base, per una accoglienza dignitosa a chi lavora in ambito agricolo».

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