“Omen nomen”, quando l’aspetto fisico diventa l’origine del nostro cognome 12ª puntata Alla scoperta della “gens saluzzese”: le antiche famiglie e quelle arrivate da fuori

“Omen nomen”, quando l’aspetto fisico diventa l’origine del nostro cognome 12ª puntata Alla scoperta della “gens saluzzese”: le antiche famiglie e quelle arrivate da fuori
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Come abbiamo accennato nella precedente puntata le caratteristiche fisiche e morali di un individuo hanno dato origine nel medioevo all’uso di un appellativo per identificare una persona, facendo sì che questo si trasmettesse ai discendenti, diventando un nome di famiglia, ovvero un cognome.

Nacque così una categoria molto vasta di cognomi che si diffusero in tutti i paesi d’Europa. Per esempio, significativa è la variegata gamma di cognomi che derivano dalla caratteristica dei capelli e della pelle.

ROSSI, BIONDI E NERI

Rojo, Rosado, Bermejo (spagnoli), Roig (catalani), Gorria (basco), red, Reid, Read, Russell (inglesi), Flynn (irlandese), Roux, Leroux, Rousseau (francesi), Russo, Rosso, Rossi, Rufino (italiani), Roth, Rothmann (tedeschi);

Rubio, Blanco, Alba, Alvarez, Pardo, Castaño, Castaña, Gris, Cano, Negro Negrete, Moro, Moreno. Morerira (spagnoli);

Blond, White, Whyte, Brown, Brownw, Dunn (irlandesi), Gray, Grey, Black, Moore (inglesi);

Blond, Leblond, Blanc, Leblanc, Le Brun, Le Brune, Le Brunne, Gris, Grisard, Grison, Noir, Moreau, Maurois, Morel (francesi);

Biondo, Biondini, Bianco, Bianchi, Brun, Bruno, Bruni, Brunetti, Griso, Grigiotti, Griziotti, Nero, Negri, Negretti, Moro, Mauro (italiani);

Blond, Weiss, Wei?, Braun, Graun, Grau, Schwarz, Schwartz (tedeschi).

Anche la corporatura e la statura diedero origine a una quantità di cognomi che si diffusero in tutti i paesi europei.

Pequeño, Grande, Longo (spagnoli);

Small, Little, Short,Long, Grant, Hardy (inglesi);

Petit, Lepetit, Grand, Legrand (francesi);

Piccolo, Piccoli, Grosso, Grossi, Grando, Longo Longhi(italiani);

Klein,Gro?, Grossmann (tedeschi).

Alcuni cognomi hanno una storia curiosa, degna di essere raccontata.

E’ il caso del cognome spagnolo Aguado.

Si racconta che il cavaliere Fortún Sáez, procedendo lungo un sentiero paludoso, s’imbatté in un moro col quale venne alle armi, uccidendolo. Quando tornò dal suo Re, alla domanda «Come sei venuto?» rispose: «Vittorioso e aguado (fradicio)», per cui fu soprannominato El Aguado, da cui poi il cognome dei suoi discendenti.

Un’altra versione ci dice che il termine aguado veniva adoperato per designare una persona astemia, tant’è che in una cronaca del cappellano di Ferdinando II d’Aragona si legge a proposito di Isabella la Cattolica che «fu questa eccellente regina grande esempio di virtù… fu astemia, che volgarmente diciamo aguada; la quale non solo non beveva vino, ma non lo assaporò mai».

GARÇON, GARZONE, GARÇIA

Curiosa è anche l’origine del cognome Garcia, nel quale si incontra il concetto di “giovane”. Infatti l’antico cognome medievale Garçea ha la sua radice etimologica nel basco “gazte” (giovane) e anche nell’antico francese Gars, Garçon.

Nel trattato sulla storia della prostituzione dello scrittore francese Pierre Dufour, del 1840, si racconta che dalla fine del XII secolo, si adoperava in malo modo il nome di garzia o gartia (in francese garce o garse) per indicare le ragazze nubili, usanza rimasta in vigore per lungo tempo, soprattutto tra la gente di campagna. Più semplicemente, aggiungeva lo scrittore, si potrebbe dire che garse è il femminile di gars, che sembrerebbe essere un termine gallico, wars, e indicare innanzitutto un giovane guerriero, un uomo nubile.

Il medioevo fu un’età di allegorie e metafore. Gli animali erano visti come simboli di virtù e difetti. Questa visione originò soprannomi da cui derivarono numerosi nomi di famiglia, che saranno oggetto di dissertazione nella prossima puntata.

Eccoci all’origine del cognome di un esimio personaggio della nostra città.

Carlo BORDAFu un avvocato saluzzese che compilò con cura e attenzione il primo vademecum di Saluzzo dal titolo “Guida statistica, amministrativa, artistica, industriale e commerciale della Città di Saluzzo” in data 1874.

Borda come Bordino e Bordone, deriva da nome personale latino Burdo, dal quale attinge anche il toponimo Ribordone, piccolo centro in provincia di Torino che fa parte della Comunità Valli Orco e Soana.

E’ a bassa diffusione, presente in circa 25 comuni, è tipico del Cuneese, con presenze anche in provincia di Torino. Storicamente, i Borda furono signori di Piobesi e consignori di Aramengo.

Tre nuclei familiari Borda nel censimento del 1848.

Passiamo ora alla nostra consueta investigazione sui cognomi presenti nel Censimento del 1848.

Alla lettera Q troviamo quindici nuclei familiari, 14 famiglie Quaranta e una famiglia Questo.

QUARANTA

Come Quarantelli, Quarantiello, Quarantimi e Quarantotto è un cognome panintaliano, può derivare da toponimi come ad esempio Quaranti (To) oppure da soprannomi connessi con il numero quaranta (quaresima, quaranta martiri). Ha un ceppo nelle Puglie, uno in Campania, uno in Lazio, uno in Piemonte e uno in Lombardia, ma ne esistono altri meno importanti in altre regioni.

Alla lettera R incontriamo Rosso, Rinaud, Rinaudo, Raspo, Rebufatti, Roccabigliera, Racca, Roggero,Rayneri, Rolando, Risso e molti altri.

ROSSO/I

Con i simili Rossa, Rossotto/i, Rossatto tra la sua origine dalla caratteristica della colorazione dei capelli o della carnagione della famiglia originaria. La diffusione dei capelli rossi nelle popolazioni celtiche preromane era notevole e anche fra i latini troviamo molti personaggi con i capelli di questo colore. Proprio presso i romani questa caratteristica aveva originato il cognomen latino Rossius.

Rosso è presente in tutto il nord Italia, ha il suo ceppo principale in Piemonte ed altri meno consistenti in Veneto e Lombardia. Si tratta di un cognome ad alta diffusione, iscritto alle anagrafi di circa 450 comuni. A Torino è primo per diffusione e settimo per frequenza anagrafica.

Nel Cuneese si registrano frequenze anagrafiche importanti a Villafalletto, Tarantasca, Cavallermaggiore, Molticello d’Alba, Valdieri, Villanova Solaro,Sommariva Perno, Caraglio, Centallo, Moretta.

23 famiglie Rosso/i nel censimento.

RINAUDOSi rifà probabilmente al nome di persona medievale italo- germanico Rhinaldo (dal tedesco ragan con il significato di intelligenza e walt che sta per dominio), divenuto in latino Rinaldus e successivamente Rinaldo. Le prime attestazioni si hanno a partire dal XII secolo.

E’ a diffusione media, presente in un centinaio di comuni, soprattutto a Piasco (primo anche per frequenza anagrafica), Busca (quinto), Verzuolo (terzo), Brossasco (secondo). Un ceppo minore si registra in Sicilia.

10 Rinaud e 5 Rinaudo nel censimento.

RASPO

Da soprannome generato dal medesimo sostantivo maschile dal duplice significato: grappolo d'uva privato dei chicchi o forca a tre trebbi utilizzata in agricoltura. Da considerare anche il termine dialettale rasp (ruvido, ma anche raschietto). E’ caratteristico della provincia di Cuneo, lo troviamo in particolare a Savigliano, Fossano e Saluzzo. Qualche presenza anche a Torino e Carmagnola. Rare presenze in Toscana.

Sette Raspo nel censimento.

REBUFATTI, REBUFFATTIDa collegare, con suffisso in -atto, alla voce rebuffo (piccolo cannone), oppure direttamente o tramite lievi modificazioni dal nome medievale Rebufus di cui abbiamo un esempio a Milano in una “Cartula investiture” del XII secolo. O, ancora, da un soprannome basato sul termine piemontese buf (soffio, vampata) con prefisso Re- rafforzativo. In carte monregalesi del 1289 troviamo una Matolda Rebuffa.  Registrato in una decina di comuni, Rebufatti è tipico soprattutto del Cuneese, in particolare Piasco, Costigliole di Saluzzo e Busca. Raro e tipico del Cuneese, Rebuffatti è registrato in mezza dozzina di comuni a partire da Tarantasca.

5 Rebufatti nel censimento.

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