Oncino ai saluti: abbandona l’Unione del Monviso

Oncino ai saluti: abbandona l’Unione del Monviso
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Perde un altro pezzo l’Unione montana del Monviso, mai “nata” veramente e falcidiata dai rifiuti di chi si è chiamato fuori al momento della costituzione e poi dagli abbandoni.

Dopo l’addio di Revello di qualche mese fa, tocca ora a Oncino preparare armi e bagagli ed andarsene sbattendo la porta, dopo aver minacciato di farlo almeno una mezza dozzina di volte. La decisione, praticamente certa, diverrà ufficiale venerdì 28 agosto, quando nel municipio del minuscolo centro della Valle del Lenta l’irrequieto sindaco Alfredo Fantone chiederà al Consiglio di renderla ufficiale.

Alla base della rottura, ruggini vecchi di anni con annessi il “bando borgate!” e la questione legata ai pascoli.

Sullo sfondo, impotente di fronte alla progressiva disgregazione, rimane un “giocattolo” che l’allora sindaco di Paesana Mario Anselmo - senza dubbio preparato e carismatico - aveva portato a essere additato dalla Regione come uno dei migliori e più funzionali del Piemonte.

Certo i due addii non possono neppure essere lontanamente accostati: “sanguinoso” e dal peso specifico enorme quello di Revello; auspicato, spronato, quasi ininfluente il secondo, il cui sindaco aveva già dato segni d’irrequietezza durante la precedente legislatura. Ma tali rimangono e due fuoruscite in poco più di un anno non sono certo una medaglia per il presidente Emidio Meirone e il vertice dell’ente.

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