Paesana, affondo della minoranza sulle Fonti valle Po: «Si fanno sconti per una politica ecologica che non c’è»
L'ultimo consiglio comunale di marzo ha visto una minoranza assai critica nei confronti di coloro che - nel maggio del 2019 - l’avevano battuta con ben 353 voti di scarto, vale a dire l’odierna maggioranza guidata dal sindaco Emanuele Vaudano. La seduta ha poi visto i tre rappresentanti dell’opposizione (Fabio Gottero, Sergio Beccio e Marisa Argento) rinunciare alla consueta astensione per votare contro il bilancio di previsione triennale, relativo al periodo 2021-2023
Quello che nessuno si attendeva da questo Consiglio ormai “pasquale”, è stato invece l’ennesimo attacco (mascherato) alla Fonti Alta Valle Po, che in paese imbottiglia l’acqua minerale “Eva” dando lavoro complessivamente a una quarantina di persone.
Notato come fosse stata contabilizzata una entrata da parte delle Fonti Alta Valle Po (Acqua Eva), ridotta del 15% rispetto a quanto stabilito dalle convenzioni intercorse col Comune - grazie a un bonus previsto dalla Regione Piemonte per le buone pratiche ambientali in fase di produzione dell'acqua minerale -, la minoranza è partita all’attacco, ispirata dal proprio dna ambientalista.
«Facciamo notare che, a nostro avviso, l'impatto ambientale delle Fonti sia veramente notevole. Ricordiamo che vengono imbottigliati annualmente 238.688.201 litri di acqua (dati 2020) che per rendere l'idea rappresentano un volume corrispondente ad un cubo di 62 metri per lato e che quindi al di là dell'acqua captata (che probabilmente è maggiore per via dei rilasci) determina un notevole impatto ambientale sull'idrologia del territorio dove viene prelevata la risorsa. Crediamo che Paesana non meriti detrazioni rispetto a quanto stabilito in convenzione, anzi ci pare che il volume di acqua prelevata alla comunità e all'ambiente sia notevole e non ci siano margini di sconto per chi usufruisce in maniera così massiva della risorsa idrica».
Ha replicato il vicesindaco Marco Margaria: «La nostra maggioranza è particolarmente attenta all’argomento “acqua”. Detto questo non vorrei che ai colleghi di minoranza fosse sfuggito che l’Acqua Eva cui si vorrebbero imputare scempi ambientali è un’azienda di primaria importanza per il nostro paese. Un’azienda che dà lavoro, che ridistribuisce alcuni dei suoi proventi sul territorio, che utilizza un prodotto tipico locale, che porta il nome di Paesana in giro per il mondo con un parziale ritorno d’immagine e che finanzia - in maniera di certo superiore a quel 15% - parecchie iniziative a favore della collettività con cofinanziamenti per qualsivoglia capitolo. Cosa si vuole di più?»,