Paesana, una piazza per Gibi Mattio
Certo ci sono ancora parecchie tessere del puzzle che debbono trovare la loro giusta collocazione, ma il più è fatto e la si può definire una decisione praticamente ufficiale: il Comune dedicherà una piazza a Giovanni Battista Mattio. Rimossi quegli elementi prigionieri del passato che neppure di fronte alla morte hanno avuto un gesto di pietà nei confronti dell'ex sindaco-imprenditore, la giunta ha dato il beneplacito affidando al vicesindaco l’incarico di seguire la pratica. A tal fine sono già stati avviati i primi contatti con il competente ufficio della Prefettura di Cuneo, di cui è responsabile Lorella Masoero.
La dottoressa Masoero, nel 2003, era stata chiamata nella sua veste di commissario prefettizio straordinario a traghettare Paesana verso le elezioni, dopo che il Consiglio aveva votato - in una sala polivalente stracolma - la sfiducia all’allora sindaco Mattio.
Proprio la Gazzetta, nel novembre scorso, era tornata a perorare l’intitolazione di una piazza a Mattio che, prima ancora che amministratore (che, purtuttavia, diede il “la” ai progetti di un nuovo asilo e dello stabilimento per l’imbottigliamento dell’Acqua Minerale Eva), fu uno dei pochi “personaggi” genuini del paese degli ultimi 40 anni. Eppure, per lui, neppure un “grazie”, in un turbinio incontrollato di bugie, scrivemmo allora.
Ora, in occasione del decennale della sua morte (Mattio mancò il primo giorno dell’estate 2011), l'amministrazione del sindaco Emanuele Vaudano cercherà di lavare l’onta dell’oblio in cui si è voluto confinare Mattio, intitolandogli il piazzale che sorge di fronte agli impianti sportivi e alle spalle di quel monumento “Ai piemontesi nel mondo” che proprio Mattio fece realizzare, pur se osteggiato dall’assessore al bilancio, segnando ineluttabilmente con questa opera la fine anticipata della sua esperienza amministrativa.
Il piazzale sarà intitolato a Giovanni Battista Mattio “uomo” e non già “sindaco”. Perché Paesana è l’uomo che vuole ricordare. Niente di più, niente di meno. Un uomo umile, onesto e generoso. Sempre pronto a dare una mano (molto spesso tangibile) a chiunque gli si parasse di fronte per esporgli un problema, una situazione di disagio, una necessità economica.
«Senza di te Paesana sarà come un panettone senza uvetta e senza canditi» disse qualcuno di fronte alla sua bara, nel piazzale del “Fortino”, rievocando in qualche modo il Mattio imprenditore dolciario produttore di quei “Panettoncini Monviso” che costituirono per anni un gioioso spuntino.
Ecco, oggi con l’intitolazione Paesana tornerà per un attimo ad annusare l’aroma di quegli inconfondibili panettoncini, con uvetta e canditi. Se tutto andrà per il verso giusto e Covid permettendo, si cercherà di far coincidere il più possibile l’intitolazione con la data della sua morte. Sennò si andrà oltre. Quel giorno ci sarà anche la dottoressa Masoero: lo ha promesso.