Parco del Monviso ancora senza presidente E ora ritornano in gioco Miretti e Donalisio
La stagione estiva trascorrerà senza che il Parco del Monviso abbia un presidente e un consiglio di amministrazione.
Una decina di giorni fa l’assessore alla Montagna e ai Parchi Fabio Carosso, vicepresidente della Regione, aveva dichiarato alla Gazzetta di Saluzzo che la designazione era imminente «Questione di un paio di giorni» aveva spiegato.
In realtà, come temevamo, la matassa resta ingarbugliata e scioglierla non appare facile.
«La situazione è ancora in fase di stallo – ammette Paolo Demarchi, consigliere regionale saluzzese e, come Carosso, esponente della Lega -. Verifichiamo la disponibilità di alcuni candidati e la compatibilità con le cariche precedentemente assunte. Sarà comunque nominato presidente, un uomo del territorio».
Come si evince la confusione regna ancora sovrana, dal momento che l’assessore ai Parchi ha sempre parlato di “commissario”, mentre ora Demarchi parla di “presidente”. Dalle parole di quest’ultimo, pare di capire che, dopo la rinuncia di Silvano Dovetta, potrebbero tornare in ballo i nomi di Gabriele Donalisio, ex sindaco di Pagno e già presidente del Bim del Po, e di Dario Miretti, ex consigliere comunale saluzzese.
Il primo era sponsorizzato dal Carroccio, il secondo è un esponente di Forza Italia. Entrambi, dopo aver risposto al bando regionale, erano risultati ineleggibili non essendo trascorso un anno dai loro precedenti incarichi, ostacolo ora caduto.
«Entro la pausa estiva, che sarà dal 10 agosto - promette il consigliere regionale Demarchi - il presidente Alberto Cirio prenderà la sua decisione».