Parco del Monviso, Miretti è all’opera «Lavorerò con tutti, sindaci in primis»

Dario Miretti, 53 anni, imprenditore vivaista, già consigliere comunale a Saluzzo e candidato alle elezioni regionali del 2019 nella lista di Forza Italia, a fine anno è stato nominato dal presidente della giunta regionale, Alberto Cirio, commissario del Parco del Monviso.

Ha dunque trovato soluzione una vicenda annosa, trascinatasi per oltre un anno e mezzo dal momento dell’insediamento della giunta regionale. In questo arco di tempo si erano susseguite le opzioni più disparate, complicate da contrapposizioni politiche e dalla mancata unità d’intenti dei sindaci del territorio, divisi tra pianura e montagna e anche tra le stesse due valli interessate, Varaita e Po. In prima battuta era emerso il nome di Marina Bordese, vicesindaco di Villafranca, poi era tornato in auge il nome del sindaco di Venasca Silvano Dovetta, che del Parco era già stato presidente e commissario. Nel frattempo, in questo lungo lasso di tempo, era toccato al presidente uscente, Gianfranco Marengo, agronomo ed ex sindaco di Verzuolo, proseguirne l’attività.

La funzione di commissario di Miretti - che intanto si è già messo lavoro - diverrà presidenza quando si insedierà il nuovo consiglio di amministrazione e l’assemblea dei sindaci della Comunità del Parco avrà scelto il suo presidente, incarico finora ricoperto dal sindaco di Saluzzo, Mauro Calderoni. È ipotizzabile che questo ruolo venga ora assegnato ad un altro sindaco, stando almeno alle voci di queste ore. Si tratterà di vedere se di montagna o di pianura e, soprattutto, se si troverà una soluzione unitaria o la designazione avverrà a maggioranza.

Miretti non vuole sbilanciarsi in proclami. «In questa fase eserciterò i poteri assegnati dalla Regione, svolgendo il ruolo di mediatore per arrivare all’elezione del nuovo cda. Terrò in massima considerazione i suggerimenti dei sindaci, i quali hanno dimostrato stima nei miei confronti, mentre ringrazio il presidente Cirio per la fiducia. Lavorerò sodo e in spirito di collaborazione con tute le associazioni, consapevole della grande importanza che il Parco riveste sia per la montagna che per la pianura. Le potenzialità turistiche ed economiche sono enormi, sta a noi – sottolinea – saperle valorizzare al meglio».