Parco, stangata sui droni Sanzione da mille euro

Parco, stangata sui droni Sanzione da mille euro
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Finisce nei guai un hobbista del videomaking appassionato di montagna, che senza licenza si è avventurato con il suo drone sul lago Fiorenza, poco sopra le sorgenti del Po. Si è visto infliggere una multa da mille euro, è stato denunciato per diversi reati e, a breve, dovrà sostenere un processo penale.

A questi si aggiunge un altro utente che pochi giorni fa ha pubblicato due video girati con un drone non autorizzato durante un lungo volo dal lago Chiaretto fino alla punta del Monviso (mille metri di dislivello).

Il servizio di vigilanza dell'area protetta l'ha individuato, multato e gli ha chiesto di rimuovere i file da tutti i canali social personali (Youtube e Instagram). Il videomaker ha dovuto pubblicare un post nel quale segnalava ai propri contatti “per evitare eventuali emulazioni e per dovere di informazione” che quanto aveva pubblicato era “un illecito di carattere amministrativo e penale”.

Nel primo caso i reati contestati sono il sorvolo su area protetta, la guida senza attestato di competenza (ovvero il patentino “Open”), ma anche senza assicurazione né la necessaria dichiarazione e registrazione all’Enac, l'Ente nazionale aviazione civile. Nel secondo episodio il video era in Fpv, una modalità di volo assolutamente vietata in Italia, che si fa guardando non il drone, ma le immagini che invia a un dispositivo.

Il Parco del Monviso spiega che si è contravvenuto a qualsiasi tipo di limite imposto dal Codice della Navigazione, come i 120 metri di altezza massima e i 500 metri di distanza dall'operatore per mantenere il contatto visivo con il veicolo pilotato da remoto.

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