Pessina attacca: «abbiamo dovuto impuntarci per evitare altre concessioni» Supermercato, passa la linea “morbida” Quattro aree commerciali all’ex filatura

Pessina attacca: «abbiamo dovuto impuntarci per evitare altre concessioni» Supermercato, passa la linea “morbida” Quattro aree commerciali all’ex filatura
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Una riunione piena di tensione, in cui, forse per la prima volta dopo le elezioni, la minoranza di "Busca nel cuore" ha fatto sentire in modo vigoroso la propria critica, dopo che in campagna elettorale non erano mancate le punzecchiature all'attività amministrativa di Marco Gallo. Martedì in Commissione attività produttive è tornato sotto esame il tema dell'area commerciale dell'ex filatura, al centro da anni di una disputa che ha coinvolto anche i commercianti del paese ed è stato tema di scontro prima delle elezioni di maggio.

Al posto dell'ipermercato inizialmente ipotizzato, dopo anni di contese e carte bollate, sembra ora che si sia giunti ad una soluzione, che l'amministrazione comunale spera essere pacifica: se la pratica verrà approvata dal consiglio comunale, saranno quattro le aree commerciali, di media grandezza, destinate a sorgere sulla strada per Tarantasca. Il Comune ha dato il via libera alle prime manutenzioni sul fabbricato.

Il capogruppo di minoranza Eros Pessina ha criticato il sindaco di Gallo per aver sottovalutato l'effetto che questo progetto avrebbe potuto avere sul commercio locale: «I sindaci Gosso prima e Gallo poi, in quasi 10 anni, non sono stati in grado di assumersi la responsabilità di un formale diniego alla pratica del richiedente signor Cavallo. Si è tenuta "congelata" per anni la pratica dell’ex filatura, facendo decollare con priorità altre pratiche di supermercati per non risolvere la questione, creando aspettative difficilmente risolvibili».

La Commissione ha dato indicazione unanime di tutti i membri di maggioranza ed opposizione votando contro la creazione di nuovi L2, ovvero spazi per medie/grandi distribuzioni. Pessina si intesta la vittoria, confidando che, data la piega presa dalla discussione, il suo timore era di diventare protagonista di un nuovo rinvio. Il leader dell'opposizione: «Il centro storico è destinato a morire per asfissia. Da una parte le norme urbanistiche e dall’altra la evidente difficoltà dei locali commerciali del centro storico. A Busca hanno chiuso esercizi storici come Pignatta e Degiovanni: la crisi è trasversale e va affrontata».

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