Piasco, il sindaco gela la minoranza «Il carnevale dei Magnin non trasloca»

Piasco, il sindaco gela la minoranza «Il carnevale dei Magnin non trasloca»
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Se si escludono le dimissioni di Elio Dalmasso, sostituito da Maria Grazia Sarchi, e un paio di punti di natura finanziaria, l’ultimo Consiglio (tenuto in streaming nel cinema comunale) è stato monopolizzato dalle interrogazioni presentate dal gruppo di minoranza “Piasco per passione”.

La più attesa era quella, già rinviata, del chiarimento sugli episodi vandalici verificatisi in occasione del Carnevale dei Magnin, quando un residente era stato pestato in piena notte per essersi lamentato dell’eccessivo frastuono.

Il sindaco non è entrato nel merito dell’episodio, spiegando che il fatto era competenza delle forze dell’ordine, che infatti avevano già provveduto ad individuare i responsabili.

Ponte però, dopo aver tessuto l’elogio del Carnevale, «vanto delle migliori tradizioni del paese», ha rivoltato la frittata contro gli interroganti. «Chiedete di spostare le manifestazioni fuori dal centro abitato - ha detto - ma, anni fa, quando abbiamo discusso sulla variante urbanistica che prevedeva un’area per ospitare eventi fuori dal concentrico, vi siete opposti con una raccolta firme».

Anche i due ordini del giorno proposti dai consiglieri Trovò, Dalmasso e Paseri, sono stati ritenuti da Ponte «irricevibili».

Uno riguardava la non modifica della legge regionale sul gioco d’azzardo, l’altro la rimozione urgente delle coperture di amianto presso la sala Serra e il circolo Acli di Sant’Antonio.

Più complessa e di natura legale l’altra interrogazione rivolta dall’opposizione per avere chiarimenti sulle eventuali spese sostenute dall’amministrazione in merito alla vicenda giudiziaria relativa alla realizzazione di una centralina.

Un caso che, nell’estate del 2016, aveva portato alle dimissioni del vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Fulvio Barbero e all’avvio di un’indagine nei suoi confronti.

Ponte ha letto in aula un parere legale spiegando che il Comune non si era costituito parte civile, né aveva concorso alle spese legali.

Sulla vicenda torna però il gruppo di minoranza con una lettera pubblicata a pagina 25 nella rubrica “Lettere e Opinioni”.

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