«Pietra su pietra, così alla Beltramo ci stiamo reinventando l’attività»

«Pietra su pietra, così alla Beltramo ci stiamo reinventando l’attività»
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Quattro generazioni di scalpellini e cavatori. La famiglia Beltramo è nel settore della pietra da una vita, da quando ancora l'attività era affiancata a quella contadina nei campi.

Oggi, la solida azienda di artigiani lavora la pietra di Luserna in tutte le sue sfaccettature, ed anche in tempo di pandemia mantiene le posizioni.

Resistenza e pazienza: in ditta nessuno si piange addosso, tutti cercano di andare avanti con le loro forze, senza sollecitare aiuti.

«Non mi è mai piaciuto chiedere finanziamenti per nulla - dice Mauro Camusso, socio dell'azienda con la moglie Maura Beltramo -. Noi siamo un’azienda di artigiani che si è fatta dal nulla. Abbiamo ottenuto il ristoro per essere stati fermi un mese intero, e poi ci siamo rimboccati le maniche cercando di ripartire».

La storia della Beltramo è tutto sommato atipica. «Ringraziando - confida Camusso - non abbiamo dovuto lasciare a casa nessun dipendente, anzi, subito dopo il lockdown abbiamo assunto un ragazzo, che stufo delle lezioni a distanza, al primo anno di università, ha chiesto di lavorare con noi. Io confido molto nei giovani, e soprattutto in chi vuole imparare un mestiere. La nostra filosofia è quella di assumere i giovani per formarli, crescerli e tenerceli preziosi».

La situazione non è certamente rosea, e Camusso conferma che un periodo come quello che stiamo vivendo «ha prodotto danni ingenti a molte categorie». «Ciò non toglie - osserva - che tra le pieghe delle attuali difficoltà ci sia gente che ne approfitta».

«Noi abbiamo cominciato a sentire varie scuse in merito ai pagamenti che avremmo dovuto ricevere, già dai primissimi giorni di circolazione del virus - dice Camusso - e non credo che all'inizio ci fosse un danno così consistente da creare problemi. Per questo mi sento di dire che è tutto molto complicato, ma come in ogni occasione, non manca chi ci marcia sopra».

E' un momento storico complesso sotto tanti punti vista, ma la qualità portante di un’azienda resta l'innovazione, la ricerca di nuovi mercati. «E' importante essere ottimisti - afferma Camusso - e guardare avanti. Bisogna cercare di trovare sempre il piccolo lato positivo e provare a reinventarsi».

E spiega: «Noi abbiamo già passato diversi momenti bui, come ad esempio il cambiamento per quanto riguarda l'ambito funerario, dove ha preso il sopravvento la cremazione, con costi nettamente inferiori visto che basta un’urna per le ceneri. Per noi è una reale perdita di lavoro. Le tombe di famiglia hanno costi molto elevati e le famiglie di oggi non spendono tali cifre. Così ci siamo adattati ai tempi, spostandoci in altri ambiti, dove si aprono nuovi spazi».

Potrebbe essere il motto della ditta fratelli Beltramo: mai mollare mai e reinventarsi sempre!

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