Poche le aziende coperte dalle polizze, sos alla regione piemonte Lagnasco fa la conta dei danni «Indennizzi in tempi rapidi»

Poche le aziende coperte dalle polizze, sos alla regione piemonte Lagnasco fa la conta dei danni «Indennizzi in tempi rapidi»
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La gelata da record, avvenuta nella notte tra il 7 e l'8 aprile, ha letteralmente tramortito le aziende ortofrutticole. Fortemente colpito il comune Lagnasco, in cui il territorio ha subito danni ingenti ancora difficili da calcolare.

Il sindaco Roberto Dalmazzo riferisce come le istituzioni si siano prontamente attivate, affinché la segnalazione dei danni possa giungere entro la scadenza stabilita. «La speranza - osserva Dalmazzo - è quella di poter vedere forme di sostegno reali per le aziende agricole, soprattutto in tempi rapidi, utili a coprire almeno le spese».

In Italia i fondi disponibili per la partecipazione assicurativa da parte dello Stato, si aggirano attorno ai 300 milioni di euro, da distribuire fra tutti gli agricoltori. Il tema delle assicurazioni, i cui costi vengono definiti troppo elevati, è centrale in questo ambito, tenendo conto che alcune aziende hanno rinunciato ad assicurarsi, perdendo così il 100 per cento della produzione annuale.

Ezio Boretto, della Gi&Bi broker di Saluzzo, studio specializzato in ambito agricolo, offre una spiegazione sui motivi dei costi giudicati poco avvicinabili. «Sono ormai cinque anni che il mercato assicurativo non ha profitti derivanti dal mondo agricolo. Sicuramente, la volontà della Regione Piemonte di prendere parte tramite premi assicurativi, sgravando le tasche delle aziende, è una buona soluzione è lo è ancora di più considerando l'andamento climatico degli ultimi anni».

E qui Boretto illustra un esempio pratico: «Su una coltura molto diffusa come le nettarine, che al kg vengono vendute a 0,54 cent, il valore dell'indennizzo derivante da gelata sarebbe di 0,32 cent al kg. Questo valore parrebbe essere pari al costo di produzione, facendo così perdere l'intero profitto aziendale. Lo scoglio andrebbe superato, nel momento in cui l'azienda aumentasse il massimale, ma ciò vorrebbe dire sostenere dei costi assicurativi molto alti».

«La soluzione per me più efficace - aggiunge Boretto - sarebbe quella di trovare il giusto equilibrio, all'interno dell'azienda agricola, di modo da poter assicurare tutte le coltivazioni. Per contenere i costi bisognerebbe puntare a compagnie assicurative con limiti di indennizzo più alti possibili».

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