Ponso eletto presidente nazionale dei frutticoltori di Confagricoltura Titolare di azienda a Lagnasco e fondatore dell’omonima coop di Saluzzo

Ponso eletto presidente nazionale dei frutticoltori di Confagricoltura Titolare di azienda a Lagnasco e fondatore dell’omonima coop di Saluzzo
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Prestigioso incarico per Michele Ponso. L’imprenditore agricolo di Lagnasco è stato eletto presidente della Federazione nazionale di prodotto frutticoltura di Confagricoltura. In pratica, è ora il numero uno dei frutticoltori italiani iscritti all’organizzazione che in provincia di Cuneo fa capo al presidente Enrico Allasia.

Già vicepresidente della sezione frutticola provinciale di Confagricoltura, Ponso è titolare dell’omonima azienda frutticola (130 ettari di frutteti nelle province di Cuneo e Verona) dove produce piccoli frutti (mirtilli, lamponi e kiwi berry), pesche, nettarine, susine, kiwi e mele.

 Ha fondato la cooperativa Ponso Frutta di Saluzzo che lavora e commercializza la frutta prodotta da una ventina di aziende di Piemonte, Veneto e Calabria con un fatturato di oltre 12 milioni di euro. La coop, a sua volta, fa parte dell’Op Joinfruit, nata grazie al supporto di Confagricoltura Cuneo, che ha seguito tutto l’iter costitutivo fino al riconoscimento nel 2015 da parte della Regione Piemonte. Oggi l’Op conta 200 soci tra Piemonte, Veneto e Lazio.

Osserva Ponso: «Per me è un onore: è la prima volta che un cuneese viene nominato ai vertici della Federazione nazionale, a testimonianza della crescita di tutto il comparto frutta piemontese che negli anni ha saputo conquistarsi fette importanti di mercato con le sue eccellenze. Per valorizzare tutte le produzioni frutticole “Made in Italy” nel mondo occorre, tuttavia, che i territori regionali, da Nord a Sud, facciano squadra per affrontare uniti le tante problematiche comuni all’intero settore. Ostacoli che ancora ci impediscono di competere come vorremmo sui mercati globali e di confrontarci ad armi pari con player sempre più attrezzati».

Rimarcando come il settore frutticolo generi un indotto importante in termini economici e coinvolga un elevato numero di addetti, oltre che numerose attività connesse in tutta Italia, Michele Ponso sottolinea le esigenze del comparto: «Occorrono innanzitutto nuovi mercati di sbocco, uno snellimento drastico della burocrazia, norme più funzionali sull’impiego di manodopera, andando ad armonizzarle con quelle degli altri Paesi europei. Va poi ripensato - aggiunge il neopresidente dei frutticoltori - tutto il sistema delle assicurazioni sulle avversità atmosferiche, sempre più complesso e con pagamenti alle aziende in costante e inaccettabile ritardo».

In Piemonte le aziende frutticole sono circa 8.000 per una superficie coltivata di circa 18.500 ettari. Il comparto genera un fatturato di oltre 500 milioni di euro su un totale nazionale di 4 miliardi. La maggior parte della frutticoltura (60%) si concentra nell’areale saluzzese, che accoglie oltre i due terzi delle superfici regionali coltivate a fruttiferi. Il comparto “frutta fresca” è particolarmente significativo nell’export della provincia di Cuneo, in quanto pesa in misura del 10,3% sul valore complessivo delle esportazioni agricole.

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