Premio Olivero: così Pugliese farà “suonare” un palazzo in via Volta

Premio Olivero: così Pugliese farà “suonare” un palazzo in via Volta
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Il premio artistico “Matteo Olivero”, collegato al festival di arte e artigianato “Start” di Saluzzo, esce dagli schemi. Abbandona i luoghi chiusi e diventa open art. La sfida lanciata agli artisti nell’ambito del premio 2021 era ardua, e richiedeva un’installazione sonora che verrà collocata in via Volta sulla facciata del nuovo centro studi sulle Tastiere storiche di Saluzzo, per creare un dialogo armonico tra i contenuti e gli strumenti presenti all'interno del centro studi e l’architettura esterna, trasformando l’edificio in un modello di palazzo musicale.

La giuria, composta da Ilaria Bonacossa, dal 2017 direttrice di Artissima di Torino, Alessandro Rabottini critico d’arte, Arturo De Maria consigliere della Fondazione Bertoni, Roberto Giordana vicedirettore della CrCuneo e Stefano Raimondi curatore del Premio, ha assegnato, all’unanimità il premio Matteo Olivero 2021 a Roberto Pugliese con il progetto “Sinestesia Eco”.

Pugliese è un artista che fa della musica e del suono un valore aggiunto delle proprie opere, che vanno dalle piccole dimensioni alle grandi installazioni museali.

Il progetto vincitore del concorso è costituito da una serie di cavi che si intrecciano sulla facciata, trasformandola in una cassa armonica, un mix tra le corde di pianoforte e quelle di una chitarra.

L’edificio, già sede della biblioteca civica, si trova al fondo di via Volta, una delle prima strade del centro storico cittadino. L’installazione troverà spazio proprio sulla facciata di via Volta, quella più “nascosta” di quella laterale che si affaccia su piazzetta dei Mondagli, ma sicuramente di impatto per chi si avvicina al palazzo.

Per il quarto anno il premio seleziona e finanzia la realizzazione di un’opera che arricchirà il percorso cittadino avviato nelle scorse edizioni con “Campi Flegrei Conferenza” del tedesco Veit Laurent Kurz a Casa Cavassa, “Harp” del colombiano Santiago Reyes Villaveces nella sacrestia di Sant’Ignazio e “Analemma” del duo newyorkese Mark Barrow e Sarah Parke, nella Cappella Cavassa.

La giuria ha inoltre attribuito due menzioni speciali a Raffaela Naldi Rossano e Eugenio Tibaldi per le proposte presentate.

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