Presidio alla stazione dei pullman «Studenti, occhio al distanziamento» Zzzzz zzzzzz

La prima settimana di scuola delle Superiori è filata via liscia, senza intoppi. Soddisfatti i dirigenti scolastici per l’organizzazione interna, che ha permesso di accogliere, a settimane alterne, la metà dei ragazzi. Ogni possibile accortezza per evitare contagi ed eventuali diffusioni del virus in classe è stata presa: sono state individuate le aule più capienti, suddivisi gli intervalli per turno, differenziate e scaglionate le uscite.

È un inizio promettente. In ogni istituto è stata ribadita ai ragazzi l’importanza di attenersi alle regole generali di emergenza sanitaria.

Buone notizie anche sul fronte del trasporto scolastico. Seppur da rodare in qualche punto, soprattutto nelle corse di rientro, la macchina organizzativa di Granda Bus e Bus Company ha retto bene l’urto, con capienze ridotte al 50%, autobus di scorta e bus “caldi” pronti a partire in caso di emergenza.

Da qualche giorno gli ingresso all’autostazione sono presidiati dai volontari della protezione civile e dell’associazione nazionale carabinieri, che controllano il formarsi di assembramenti e ricordano ai ragazzi le regole su mascherina e distanziamento.

Positivo il riscontro degli studenti, tornati a rivedere gli amici e i professori dopo un periodo di didattica a distanza che durava ormai dallo scorso 26 ottobre.

«Il ritorno a scuola - racconta Andrea, IIB Denina - é stato un gran passo avanti per il ritorno alla normalità. Speriamo che l'alternanza tra scuola e dad sia una un buon compromesso per continuare in presenza».

Gaia, IIA al Pellico, aggiunge: «In fondo siamo felici di svegliarci presto, pur maledicendo la sveglia e il pullman che raggiungiamo di corsa con la nostra amata musica nelle orecchie, perché sappiamo che tutto quello ci porterà a scuola, dove vedremo i nostri amici».

«La scuola è un posto dove incontrarsi per apprendere insieme - osserva Eleonora, IIB del Denina -. Sono contenta di tornare a frequentare perchè è difficile mantenere la concentrazione davanti a uno schermo. Inoltre, anche una cosa banale come prendere il pullman mi permette di interagire con la gente».

«Mi ha fatto piacere rivedere i compagni e i prof - annota Rachele, VD del Pellico - e, sinceramente, dopo tutto quello che avevo sentito, temevo che i trasporti fossero sovraffollati, invece mi è sembrato tutto molto ben organizzato».