Prime misure dopo la tempesta I danni ammontano a un miliardo il capo della protezione civile angelo borrelli promette sostegno alla regione
La prossima settimana presenteremo la dichiarazione di Stato di emergenza. Lo ha annunciato il Capo della Protezione civile Angelo Borrelli, ad Alba, dopo un sopralluogo alle aree colpite dal maltempo nel Cuneese, da Limone Piemonte a Garessio.
Borrelli ha aggiunto che nei prossimi giorni torneranno nelle aree colpite i tecnici della Protezione civile e della Regione per verificare nel dettaglio le diverse esigenze e a comporre il quadro di esigenze finanziarie.
«In accordo con la Regione - ha precisato - chiederemo al Consiglio dei ministri uno stanziamento per lo stato di emergenza. Poi, ci sarà una seconda fase che è quella della ricognizione dei danni».
La prima stima dei danni comunicata dalla Regione Piemonte al ministero, è di un miliardo di euro (comprese le problematiche provocate dal maltempo nel Vercellese e nel Verbano). «Stimiamo - ha detto il presidente regionale Alberto Cirio - che per le opere di somma urgenza servano almeno 300 milioni di euro. Poi serviranno interventi che pretendo siano risolutivi».
Sono oltre 360 gli interventi urgenti che il presidente Cirio ha presentato a Roma al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Il Cuneese, dove i paesi di Garessio e Limone Piemonte sono stati devastati dalla piena e le stazioni sciistiche distrutte, segnala almeno 50 interventi urgenti per un parziale di circa 64 milioni di euro, a cui andranno aggiunti sei interventi non ancora quantificati.
La situazione più pesante è quella Limone, dove la prima stima dei danni si aggira attorno agli 80 milioni di euro. La linea ferroviaria è l’unica arteria verso il sud della Francia rimasta aperta. Serviranno mesi, se non anni, per ripristinare la strada del Tenda. Cinque i ponti da demolire e inagibili 35 chilometri di strada, tunnel compreso. Compromessa la stagione sciistica.
20 milioni di euro i danni a Ormea, in val Tanaro, mentre costerà almeno 6 milioni di euro l’abbattimento e la ricostruzione dei due ponti di Garessio, ai quali vanno aggiunti 20 milioni di opere pubbliche, altri 17 solo per lo stabilimento Huvepharma e 2 milioni e mezzo di euro per i commercianti locali.