Prove di dialogo tra Sipre e Comune
La Sipre, società che gestisce gli impianti sciistici di Crissolo, ricorrerà al Consiglio di Stato contro la sentenza pronunciata dal Tar del Piemonte, che un paio di mesi fa aveva definito “infondato” il ricorso della stessa contro l’ordinanza di demolizione della centralina di Pian della Regina.
Erano infatti state rilevate difformità costruttive rispetto al progetto originale, in particolare per quel che riguarda una captazione d’acqua a Pian Fiorenza.
La Sipre nel ricorso lamenta una violazione e falsa applicazione di un articolo del decreto del Presidente della Repubblica e un eccesso di potere “per erronea valutazione dei presupposti di diritto, travisamento dei fatti ed irrazionalità dell’azione amministrativa”.
L’avvocato della Sipre Paolo Bottasso era stata chiara: «Abbiamo sempre riconosciuto l’abuso, ma il Tar non ha risposto a una nostra domanda fondamentale: la Sipre aveva ottenuto le dovute autorizzazioni circa la disponibilità del terreno sul quale sorge la captazione, perché oggi ci viene rifiutata la possibilità di sanare la parte abusiva?».
Gabriele Genre è l’amministratore delegato della Sipre. Apparentemente continua dunque la sua battaglia. Il suo, però, alla luce di quanto trapela dalle indiscrezioni raccolte in paese (in municipio tutti tacciono) sarebbe un mero atto dovuto.
Perché se da un lato l’imprenditore chiede ai suoi legali di “mostrare i muscoli”, dall’altro consegna alla cronaca del paese il primo, pur timido, accenno di dialogo con l’avversario di sempre. Che, aldilà del nome del sindaco, è il Comune.
Nei giorni scorsi Genre ha incontrato il sindaco Fabrizio Re: un faccia a faccia significativo, dopo le tensioni degli ultimi mesi. Quale sia stato l’argomento dell’incontro è intuibile: usi civici, smantellamento della captazione e centralina di Pian della Regina, oggetto negli ultimi anni di ispezioni e sopralluoghi da parte di un po’ tutte le autorità interessate a approvvigionamento, funzionamento e produzione di energia elettrica.
Un incontro poco più che interlocutorio, al termine del quale Genre avrebbe chiesto, stando ai rumors, ulteriore tempo. Ma pur sempre una prova di dialogo. Segno che qualcosa a Crissolo si muove.
E forse non è un caso che questo avvenga nell’anno delle elezioni amministrative.