Provinciale Sanfront-Paesana: tutti d’accordo Se la Prefettura dice sì, si installa un autovelox sopralluogo Tecnici e amministratori incontrano i residenti nella zona teatro di decine di incidenti mortali

Provinciale Sanfront-Paesana: tutti d’accordo Se la Prefettura dice sì, si installa un autovelox sopralluogo Tecnici e amministratori incontrano i residenti nella zona teatro di decine di incidenti mortali
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Autovelox fisso sulla “strada della morte” in val Po. Se ne sono convinti, vista l’escalation di incidenti e di morti, anche coloro che si divertivano a definire i velobox installati dall’Unione “macchinette mangiasoldi camuffate da prevenzione”.

Sarà dunque un autovelox fisso, Prefettura permettendo, a cercare di rendere più sicura la porzione della Provinciale 26 al confine fra i Comuni di Paesana e Sanfront. Un tratto recentemente teatro dell’ennesimo incidente mortale: dopo una settimana di ricovero, 15 giorni fa, è morto al Cto di Torino Never Milesi, schiantatosi proprio in prossimità dell’incrocio di località Pamparini.

La decisione della nuova misura preventiva è maturata giovedì al termine del sopralluogo compiuto dai rappresentanti della Provincia di Cuneo (guidati dal vicepresidente Flavio Manavella) con i sindaci Emidio Meirone di Sanfront ed Emanuele Vaudano di Paesana, accompagnati da assessori e consiglieri dei due Comuni interessati. Presente anche il responsabile dei lavori pubblici dell’Unione Monviso, Andrea Caporgno e il comandante della Polizia municipale dell’Unione, Davide Barra, oltre a numerosi residenti della zona, che hanno arricchito le valutazioni con le loro testimonianze.

Sono state scartate in modo definitivo l’ipotesi di una rotonda (sorgerebbe troppo vicina alla curva) e di un “semaforo intelligente” per regolare le immissioni sulla Provinciale (ce ne sono almeno 5, che conducono a frazioni abitate, in pochi chilometri).

La scelta non poteva che cadere sull’autovelox fisso. La Provincia ha già garantito il suo via libera. Sarà in funzione 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Il ragionamento di fondo, a rischio impopolarità, è semplice: nessun deterrente all’alta velocità ha la forza di un verbale di 3 o 400 euro.

Manca però un ultimo passaggio: il placet del Prefetto. Si spera in tempi più brevi rispetto a quanto accaduto per l’analogo impianto sistemato sulla Saluzzo-Savigliano arrivato dopo anni di attesa.

Se si troveranno i fondi, all’autovelox verrà affiancato il parziale sbancamento della sponda destra (per chi scende da Paesana) che permetterebbe di aumentarne la visibilità. È inoltre in programma l’intubazione di un bedale che corre a fianco della Provinciale, che consentirebbe un ampliamento della sede stradale. Si è anche ragionato, data la pericolosità dell’immissione, di chiudere la strada dalla quale è sbucata la Panda di papà Milesi, giunto in valle Po con il figlio (vittima dell’incidente di 20 giorni fa) per svolgere dei lavori. O, in alternativa, si ipotizza la sua trasformazione in strada a senso unico.

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