Quel passato a Cervignasco degli angeli di Castelmagno

C’è un’anima saluzzese nella tragedia che ha scosso l’estate, quella dell’incidente stradale a Castelmagno, lo scorso 10 agosto, in cui hanno perso la vita cinque giovani: Marco Appendino, saviglianese, 24 anni, che era alla guida del Defender precipitato nella scarpata, Camilla Bessone, 16 anni, di Cuneo, Samuele Gribaudo, 14 anni, di San Benigno, e i fratelli Nicolò ed Elia Martini, di 17 e 11 anni, di Fossano.

I Martini, storici margari di Castelmagno, hanno vissuto a lungo a Cervignasco, nella cascina Sant’Agostino.

Franco Lovera, l’ex sinda o di Saluzzo proprietario dell’azienda agricola, racconta: «Per tutti erano i “Magnun”, perché arrivavano da Castelmagno. Fu il nonno dei ragazzi, Mario, a stipulare il contratto d’affitto con mio padre. Lui e la moglie Secondina erano margari, avevano una cinquntina di vacche. Persone serie, intraprendenti, appassionate del loro lavoro. In pochi anni seppero far crescere la loro mandria, chiesero più volte alla nostra famiglia di ampliare le strutture della cascina. Per un certo periodo Mario Martini fu presidente del consorzio Castelmagno, ma non si limitò a quello, costruì un piccolo caseificio e produsse altri formaggi, tra cui il “Magnun”, una sorta di castelmagno con il latte di pianura».

I figli di Mario e Secondina hanno proseguito l’attività del padre: «Luca - continua Lovera – decise di acquistare una cascina a San Sebastiano di Fossano, mentre il fratello andò a Villafalletto. Ho incontrato la famiglia alcuni anni fa, e conobbi i due ragazzi deceduti a Castelmagno. Una tragedia immensa, non ci sono parole per spiegare il dolore che si può provare».

Oltre alle cinque vittime, sul Land Rover erano presenti altri quattro minorenni. Uno di loro, Danilo, 17 anni, di Villanovetta di Verzuolo, ricoverato a Cuneo, è in lento miglioramento.