Quorum al 40% per i piccoli comuni

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Con l’approvazione al Senato delle modifiche alla normativa sull’ordinamento degli enti locali sono cambiati alcuni criteri relativi alle elezioni comunali che hanno creato, anche nel Saluzzese, problemi di governo per i piccoli Comuni.

Contando sulla riserva elettiva a garanzia delle minoranze e nei casi di unica lista locale, nei piccoli Comuni si presentavano candidati sindaco e liste che nulla avevano a che vedere con le comunità chiamate al voto, generando per di più rimborsi spese non giustificati.

Per combattere il fenomeno delle cosiddette liste “forestiere” è stata introdotta la raccolta firme anche nei Comuni sotto i mille abitanti, attraverso fasce con numero di firme che non penalizzassero i paesi con scarsa popolazione.

Un’ altra criticità era rappresentata, nel caso di una sola lista presentata, dal rischio di minore partecipazione al voto dei cittadini e dall’alto numero di iscritti all’anagrafe degli italiani residenti all’estero, con la probabile eventualità di non far conseguire il quorum per la validità delle elezioni.

Emblematico in zona il caso di Rossana, dove il mancato raggiungimento del quorum del 50% degli iscritti alle liste elettorali aveva determinato il commissariamento del municipio. Per questo nei piccoli Comuni, nel caso in cui una sola lista si presenti alle elezioni comunali, il quorum è stato abbassato dal 50% al 40%.

Inoltre, d’ora in poi non verranno più considerati per il raggiungimento del quorum gli elettori dell’anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire).

Soddisfazione è stata espressa da entrambi i senatori cuneesi, Mino Taricco (Pd) e Giorgio Bergesio (Lega).

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