REVELLO Il Comune compra 15 tablet per gli alunni, la dirigente spiega come cambia la didattica «La scuola digitale non lasci indietro chi è già in difficoltà»
Il Comune acquista 15 tablet per l’istituto comprensivo di Revello, con l’obiettivo di dotare la scuola di strumenti per connettere gli alunni ai sistemi di didattica a distanza, ora obbligatoria causa delle prescrizioni anti-Coronavirus. Oltre al confronto con gli insegnanti sulla piattaforma didattica “Moodle”, sono stati attivati da parte della scuola anche contatti con i servizi sociali: l’obiettivo è quello di poter individuare le famiglie che più di tutte necessitano di questo contributo tecnologico per poter garantire la continuità didattica. Sarà un comodato d’uso, quindi al termine della fase forzata di video-lezioni, i dispositivi verranno restituiti alla municipalità.
La scuola continua, quindi, e lo fa sfruttando le tecnologie, avvalendosi di un rinnovato impegno da parte degli insegnanti, di un coordinamento straordinario da parte dei dirigenti e della pazienza quotidiana di centinaia di genitori. La piattaforma “Moodle” è attiva per l’istituto comprensivo di Revello e le insegnanti vi accedono per caricare link, schede didattiche e video lezioni, così da rimanere sempre in contatto con i propri alunni.
IN ALTA VALLE
Maria Angela Aimone, dirigente dell’istituto comprensivo di Sanfront-Paesana, conferma che anche in alta valle le modalità di lezione a distanza stanno dando i primi risultati: «Abbiamo una rete di comunicazione capace di tenere collegati alla scuola i ragazzi. Gli insegnanti hanno seguito un corso di formazione con un docente-animatore specializzato in programmazioni on-line. Le lezioni e il materiale sono accessibili sulla piattaforma scolastica WeSchool».
INFANZIA
C’è poi il grande mondo dell’infanzia, dove la didattica si fa necessariamente con il contatto, attraverso presenza e attività ludico-ricreative e laboratoriali. In questi giorni i genitori dei bambini sono stati contattati dalle maestre per essere rassicurati, per far sentire una voce amica che comincia a mancare nella loro quotidianità e per provare a distanza a fare qualche piccola attività, con l’aiuto dei genitori.